Il Presidente Lukashenko: la gente è disillusa dalla democrazia

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Di Euronews
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Il 5 settembre è stato firmato l’accordo per un cessate il fuoco in Ucraina dell’est, alla presenza del ‘gruppo di contatto’ Osce-Mosca-Kiev-e separatisti filorussi. Il nostro inviato Sergio Cantone ha incontrato il Presidente della Bielorussia Alexander Lukashenko mediatore nel conflitto ucraino.

Sergio Cantone, euronews:“Signor Presidente, benvenuto a Euronews. È preoccupato per quanto sta accadendo in Ucraina, mi riferisco alle tensioni e alle violenze dovute al conflitto; che soluzione propone come via d’uscita?”

Alexander Lukashenko:“Si sono preoccupato perchè gli scontri sono in corso in un paese vicino al nostro, vicino ai nostri fratelli, alla nostra gente. Se fossi in grado di dire:“c‘è un problema, bisogna fare qualcosa, siete pronti a farlo?” l’avrei già fatto. La situazione potrebbe essere risolta entro un anno, sempre che Ucraina, Russia e Occidente lo vogliano veramente.”

euronews:“I nostri telespettatori sono sicuramente interessati a conoscere il contenuto di questo suo piano.”

Alexander Lukashenko:“Si tratta di una decisione difficile e anche pericolosa. Ma se dovesse persistere la diffidenza tra Occidente e Russia e tra Russia e Stati Uniti, sarei pronto a usare il mio esercito per separare le due parti in conflitto e ad inviare un contingente bielorusso in Ucraina. Questo è il mio piano se parliamo del conflitto. Se parliamo invece in generale della stabilizzazione della situazione in Ucraina, penso sia necessario una riforma costituzionale, una riforma dell’intero processo politico in base ai principi democratici. In Ucraina ci sono oligarchi molto potenti, i cui interessi vanno ben oltre i confini del Paese, hanno soldi ovunque e non hanno nulla in comune con il popolo ucraino.”

euronews:“Siete pronti a riconoscere le Repubbliche autonome di Donetsk e Lugansk?”

Alexander Lukashenko:“No, su questo manteniamo la nostra posizione, siamo completamente in disaccordo. Non vogliamo la disintegrazione dello Stato ucraino. Molti pensano che l’integrazione della Crimea sia stata un errore, perchè era una parte di territorio russo. Ecco secondo me questo è un approccio sbagliato.”

euronews:“Pensa di avere un ruolo neutrale in questo conflitto? Io ho come l’impressione che si stia puntando il dito solo contro la parte ucraina e non contro i separatisti filo-russi, e poi non ha menzionato il progetto russo di Novorossya, che è un elemento di instabilità per l’area.”

Alexander Lukashenko:“L’Ucraina è diventata teatro di azioni militari e di dispute tra le grandi forze geopolitiche; come ho già affermato questo non rigurada solo l’Occidente. Russia e Occidente hanno commesso molti errori, ma inizialmente la responsabilità maggiore non è stata della Russia ma dell’Occidente. Non è stata Mosca a fomentare le proteste a Maidan; sono stati alcuni funzionari degli stati occidentali che di proposito hanno voluto istigare i manifestanti di piazza Maidan. Secondo punto: ho sempre sostenuto di non riconoscere il progetto del neo-stato di “Novorossya”. Sono per l’unità e l’integrità dello Stato ucraino. Non ci dovrebbero essere conflitti in zone come Transnistria e Nagorno-Karabakh, dove invece la situazione è sempre molto tesa ed esplosiva. Come persona, e come presidente della Bielorussia, non voglio la guerra, anche perchè noi siamo un paese molto vicino all’Ucraina.”

euronews:“La Crimea è stato un tipico caso di violazione della legge internazionale, la violazione dell’integrità territoriale di un paese europeo, l’Ucraina. Ed è successo dopo la caduta di un regime a Kiev. E’ d’accordo?”

Alexander Lukashenko:“No, assolutamente no. Intende forse dire che quanto accaduto in Crimea, è stata una vendetta della Russia per i fatti di Maidan? Assolutamente no. E’ stato solo il risultato di azioni sbagliate del governo ucraino in quel momento.”

euronews:“Non pensa che invece stiamo assistendo a una sorta di guerra civile all’interno del mondo post-sovietico e quello che è successo in Ucraina è stata una specie di onda d’urto che ora sta coinvolgendo il suo paese, la Bielorussia, la stessa Mosca, la Federazione russa. Forse questo è il motivo della forte preoccupazione da parte di entrambi i paesi.”

Alexander Lukashenko:“Nei paesi post-sovietici le persone sono disilluse dalla democrazia. Le persone sostengono e vogliono uno stato forte, che riesca a contrastare il caos e la guerra civile interna; e questo sta accadendo specie dopo gli eventi in Ucraina.”

euronews:“Il fatto che le persone siano stanche della democrazia significa che una parte dell’opposizione politica deve andarsene all’estero oppure fa parte solo di un disegno politico da parte di chi sta al potere?”

Alexander Lukashenko:“A chi si riferisce: a Bielorussia, Ucraina o Russia.. Per quanto riguarda i leader dell’opposizione, noi non costringiamo nessuno ad andarsene. La legge dovrebbe essere rispettata da tutti, da chi sta al potere e dai leader dell’opposizione. In caso di violazione della legge allora è necessario prendere provvedimenti.”

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