In questa puntata di The Global Conversation, Isabelle Kumar incontra Victor Ponta. Il premier rumeno commenta l’immagine del Paese all’estero e assicura che la corruzione non è maggiore rispetto alla media europea.
Considerato un interlocutore privilegiato di Pechino, afferma: “Abbiamo interessi in comune. Anche alla Cina serve un’Europa forte e unita.”
Sui Rom, Ponta respinge le critiche di Amensty International al suo governo e dichiara che “la soluzione a lungo termine consiste nell’integrarli meglio nei Paesi di provenienza.”
Tra i suoi obiettivi: aderire presto all’area Schengen e nel 2018 all’euro, “dopo che l’Europa avrà fatto le riforme necessarie perché non si ripetano crisi come quella cui abbiamo assistito”.
E a chi, in Gran Bretagna, teme “un’invasione di lavoratori rumeni” dal 2014, quando cadranno le limitazioni per l’impiego nella Ue, Ponta risponde: “In Romania abbiamo un buono sviluppo economico, tassi di disoccupazione più bassi della media europea e opportunità a volte migliori che nei Paesi occidentali dell’Unione. Chi voleva andare all’estero c‘è già andato.”