Il Venezuela senza Hugo Chavez

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Di Euronews
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Da oltre un mese, il Venezuela è senza un presidente. Hugo Chavez, 58 anni, è stato sottoposto lo scorso 11 dicembre a Cuba al quarto intervento contro un tumore. E da quel giorno non è più apparso pubblicamente.

Una lunga ombra si allunga sulle condizioni di salute del comandante mentre si fa sempre
più strada l’incertezza sulle modalità della transizione a Caracas, verso il dopo Chavez.

Eletto ai primi di ottobre per la quarta volta,
Chavez aveva garantito di essere guarito. Dichiarazioni smentite dai fatti, il presidente ha fatto sapere di non essere in grado di presenziare alla cerimonia di insediamento per il suo nuovo mandato prevista questo giovedì.

Chavez aveva designato Nicolas Maduro come suo successore lo scorso 8 dicembre, tre giorni prima dell’ultima operazione.

“La mia opinione ferma, piena, chiara come la luna piena” – aveva dichiarato il presidente -“irrevocabile, assoluta, totale, è che, nel caso in cui ci si trovasse di fronte alla possibilità di indire nuove elezioni presidenziali, come previsto dalla Costituzione, si elegga Nicolas Maduro come presidente della Repubblica Bolivariana del Venezuela.”

Si prega a Caracas per la vita del presidente e si teme per le sorti del Paese. Nelle prossime ore potrebbe esserci il caos, con il delfino di Chavez,
il vicepresidente Maduro, che ritiene di poter assumere lui il potere ad interim e l’opposizione che ha chiesto alla Corte Suprema di intervenire.

La soluzione prospettata da Maduro è che Chavez possa giurare in seguito: “Se per qualuque motivo o evento sopravvenuto il presidente rieletto non può assolvere alle sue funzioni di capo di Stato e di governo, non può essere presente in seno all’Assemblea nazionale, l’articolo 231 della Costituzione prevede il rinvio del giuramento e l’assunzione dei pieni poteri davanti al Tribunale Supremo di Giustizia”.

Mercoledì la Corte suprema ha definito legale la decisione dell’Assemblea di posticipare il giuramento di Chavez, cui l’opposizione si è duramente opposta.

Chavez, Caracas: reazioni al rinvio deciso dalla Corte

La Corte Suprema si è pronunciata a favore di Hugo Chavez autorizzandolo a rinviare il giuramento per il nuovo mandato presidenziale. Che reazioni ci sono state tra i venezuelani a questa sentenza? Euronews lo ha chiesto a Marta Aguirre, giornalista del quotidiano España Exterior a Caracas.

Marta Aguirre: “La decisione della Corte non è costituzionale, in realtà era ampiamente prevista perchè ogni volta che il governo prende una decisione non conforme alla Carta, i giudici si adattano per convenienza. Tutti i poteri sono al servizio del governo, dunque non è una grande sorpresa.”

euronews: Pensa che i venezuelani siano sufficientemente informati dallo Stato sulle reali condizioni di salute del presidente Chavez, operato per la quarta volta?

Marta Aguirre: “Il Paese non conosce l’esatta diagnosi medica di Chavez, tantomeno la prognosi. Non abbiamo notizie, c‘è ermetismo, le ultime informazioni diffuse sono vaghe, parlano di una situazione stazionaria del presidente Chavez, senza chiarire rispetto a quando. Non sappiano nulla.”

euronews: Secondo lei per quanto tempo ancora sarà sostenibile e accettabile questo vuoto di potere, causato dalla malattia del presidente? Quanta pazienza potranno ancora avere i venezuelani?

Marta Aguirre: “Pensiamo che il governo stia prendendo tempo, per essere certo di poter vincere anche senza il presidente Chavez, nel caso di nuove elezioni. Una cosa è chiara nel Paese, gli umili, i poveri, la maggioranza dà il voto a Chavez non al suo partito, non ai suoi seguaci. Il voto è per Chavez, per la sua figura messianica e carismatica.”

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