Nessun sostegno per gli studenti africani in Europa?

Nessun sostegno per gli studenti africani in Europa?
Diritti d'autore 
Di Euronews
Condividi questo articoloCommenti
Condividi questo articoloClose Button

Ecco la domanda di Nacisse, studente camerunense alla libera Università di Bruxelles in Belgio

Nacisse

“La mia domanda e’ la seguente: Perche’ la comunità europea non finanzia gli studenti stranieri provenienti dall’Africa?”

Risponde Dennis Abbott,

portavoce dell’Unione Europea per l’Educazione, la Cultura, il Multilinguismo e la Gioventu’

“Buongiorno Nacisse, ti ringrazio infinitamente per aver posto questa domanda.

In realtà, ti sbagli.

Dal 2007 l’Unione Europea ha messo a disposizione piu’ di 50 milioni di euro per sostenere gli studenti Africani che si formano e frequentano corsi in Europa.

In totale, con il nostro programma “Erasmus Mundus”, abbiamo consentito a 3.000 studenti di venire in Europa fruendo di borse di studio.

A questo bisogna aggiungere che l’Unione europea ha erogato 40 milioni di euro in favore di un programma che opera direttamente in Africa, per permettere la mobilità interna degli studenti, che cosi’ da diversi paesi africani possono andare a studiare in altri paesi del loro continente. Dunque il sostegno dell’Unione Europea ammonta a quasi 100 milioni di euro, una somma che, sono certo concorderai, e’ tutt’altro che trascurabile, senza dimenticare il supporto fornito in passato anche ai giovani ricercatori africani in Europa attraverso la nostra azione “Maria Curie”.

E per concludere, posso dire che abbiamo intenzione di continuare ad essere al fianco dei migliori studenti e dei migliori ricercatori provenienti dall’Africa attraverso il nostro nuovo programma, per l’Istruzione, formazione e gioventù che si chiama “Erasmus per tutti”.

Grazie ancora per la tua domanda Nacisse e a presto”.

Se anche voi volete fare una domanda, potete farlo sul nostro sito web

Condividi questo articoloCommenti

Notizie correlate

Sicurezza aerea, cos'è cambiato dopo il disastro Germanwings

Lavoratori distaccati, truffa o opportunità?

Come imparare online: l'autodidatta del futuro studia in rete