Rublo in caduta e inflazione galoppante: la Banca centrale russa gioca la carta di un deciso aumento dei tassi d'interesse
La Banca centrale russa ha deciso nella mattinata di martedì 15 agosto di operare un deciso rialzo dei tassi d'interesse, portandoli dall'8,5% al 12%. La manovra era nell'aria: una riunione straordinaria del consiglio d'amministrazione dell'istituto centrale era stato annunciato, dopo che il rublo aveva subito un deciso ribasso lunedì.
A pesare sulla decisione della Banca centrale è stata inoltre la volontà di tentare di arginare l'inflazione, come precisato dai membri del Cda in un comunicato diffuso al termine della riunione.
Dal Cremlino critiche alla politica monetaria della Banca centrale russa
Lunedì, Maxim Orechkine, consigliere economico di Vladimir Putin, ha criticato la "politica monetaria flessibile" della Russia, in un commento pubblicato dall'agenzia di stampa TASS. "Un rublo forte è nell'interesse dell'economia russa", ha sottolineato.
Da diverse settimane la caduta libera del rublo è inesorabilmente accompagnata dalla crescita dei prezzi. Sull'economia pesa poi il crescente costo del conflitto in Ucraina. Un mix che rischia di pesare sul potere d'acquisto dei cittadini russi.