Federal Reserve Usa: aumento dei tassi d'interesse. E la Bce fa altrettanto

Jereom Powell, presidente della Federal Reserve americana. (Washington, 26.7.2023)
Jereom Powell, presidente della Federal Reserve americana. (Washington, 26.7.2023) Diritti d'autore Nathan Howard/Copyright 2023 The AP. All rights reserved.
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Di Cristiano TassinariEuronews Business
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L'aumento dei tassi da parte della Federal Reserve precede l'ulteriore aumento anche da parte della Banca Centrale europea, sotto pressione per le critiche, anche politiche, per porre fine a questa escalation infinita. Banche centrali dell'Eurozona in difficoltà

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Tassi d'interesse americani mai così alti negli ultimi 22 anni.

La Federal Reserve statunitense ha deciso di alzare i tassi di interesse di un quarto di punto percentuale, tra il 5,25% e il 5,5%.
La decisione arriva dopo che, in giugno, la Fed aveva interrotto il suo ciclo di rialzo dei tassi, lasciandoli invariati.

Si tratta dell'undicesimo aumento dall'inizio del 2022, quando la Banca Centrale americana ha iniziato ad aumentare i costi di indebitamento, con l'obiettivo di raffreddare l'economia e allentare la corsa verso l'alto dei prezzi.

"Ripristinare la stabilità dei prezzi è essenziale"

L'intervento di Jerome Powell, presidente della Federal Reserve: 
"Ripristinare la stabilità dei prezzi è essenziale per preparare il terreno per ottenere la massima occupazione e prezzi stabili nel lungo periodo.
Comprendiamo che le nostre azioni influiscono sulle comunità, sulle famiglie e sulle aziende di tutto il Paese. Ma tutto ciò che facciamo è al servizio della nostra missione pubblica. Noi, alla Fed, faremo tutto il possibile per raggiungere i nostri obiettivi di massima occupazione e stabilità dei prezzi".

Nathan Howard/Copyright 2023 The AP. All rights reserved.
Jerome Powell, le stelle e le strisce. (Washington, 26.7.2023)Nathan Howard/Copyright 2023 The AP. All rights reserved.

L'economia Usa regge

L'economia statunitense è rimasta solida nonostante gli 11 rialzi dei tassi attuati dalla Fed, il ciclo di rialzi dei tassi più aggressivo degli ultimi 40 anni.
Le assunzioni sul lavoro sono leggermente rallentate, ma il tasso di disoccupazione è ancora vicino al minimo storico.

Aumento dei tassi anche da parte della Bce

L'aumento dei tassi da parte della Federal Reserve ha preceduto l'ennesimo ulteriore aumento, dello 0.25% (deciso giovedì), anche da parte della Banca Centrale europea, peraltro sotto pressione per le critiche, anche politiche, per porre fine a questa escalation infinita.

Crollo di prestiti e mutui

Le banche centrali dell'Eurozona hanno riportato un forte calo della domanda di prestiti, al livello più basso mai registrato. Stessa diminuzione per le domande di mutui per la casa.

Tuttavia, la Bce rimane determinata a riportare l'inflazione al di sotto dei recenti massimi storici, raggiungendo l'obiettivo prefissato del 2%. 
Il che significa che l'aumento dei tassi continuerà.

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