"Mangio quindi sono" Alimentazione e migrazioni, lo speciale di euronews

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Di Cecilia Cacciotto
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Lo speciale della redazione italiana di euronews in coincidenza con la Giornata mondiale dell'alimentazione. Quest'anno dedicata al tema delle migrazioni

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Mangio quindi sono. Cartesio non ce ne vorrà, se abbiamo preso in prestito la sua locuzione, modificandola… un tantino. Ma la consapevolezza dell’Io legata in questo caso al cibo con cui ci nutriamo è tutta dei nostri tempi.
In Europa, mangiare bene per una vita sana e che duri più a lungo è diventato un must.

Il ruolo della FAO" | Scontro sul glifosato al Parlamento UE | *“Glifosato cancerogeno, sì o no? Il riassunto della vicenda”:http://it.euronews.com/2017/10/23/glifosato-cancerogeno-europa-decide-iarc-efsa-monsanto?12 | * Un palloncino a tutela del vino e del territorio | * Tracciabilità degli alimenti, un problema sempre più urgente | * Se le uova sono deposte in loco… le galline da dove arrivano? * | Consumatori di serie B nell’Europa dell’Est

Finita l’urgenza della fame che è seguita alle due guerre, la rinascita ha imbandito nuovamente le tavole. Il boom economico voleva che mangiassimo carne almeno una volta alla settimana e che il pranzo domenicale si concludesse con il dolce di pasticceria. Ritmi di vita sempre più veloci hanno ridotto il tempo disponibile di fronte ai fornelli e qui l’industria alimentare ci ha visto l’affare: ha cominciato a produrre alimenti che si conservano all’infinito e che ci permettono di fare la spesa una volta ogni tanto, ha sfornato cibi precotti andando poi ben oltre: oggi al supermercato trovi già pronto tutto dalla lasagna alla grigliata sino alla frutta lavata, sbucciata e sminuzzata. (No, non ancora digerita…)
Per far fronte alla grande fame di 500 milioni di europei abbiamo messo su allevamenti intensivi, stoccato polli, maiali e anatre in spazi inesistenti, abbiamo nutrito le vacche con farine animali, concimato le terre con pesticidi mortali.

Come partecipare al nostro speciale

Convinti che il giusto sia nel mezzo e che di tanto in tanto uno strappo faccia bene non solo all’umore ma anche alla salute, il nostro speciale sul cibo che parte oggi vuole portare in superficie verità e contro-verità, nonché curiosità, anche grazie al vostro aiuto. Lo speciale infatti inizia oggi, 16 ottobre, giornata mondiale FAO sull’alimentazione, ma continuerà con le nostre inchieste e analisi per tutto il mese. Daremo però spazio anche a voi, invitantovi a inviarci le vostre esperienze sulla nostra pagina FB o all’email redazione-italiana@euronews.com

Tutto questo è legittimo? Se sì, legittimato da chi? Ci sono regole, chi le fa? Chi sorveglia perché siano rispettate? I singoli Stati? L’Unione europea?
E se l’Unione europea è garante di una sana e giusta alimentazione, perché si dibatte ancora sul glifosato, erbicida più usato al mondo, prodotto dalla multinazionale Monsanto e considerato probabilmente cangerogeno dall’Agenzia internazionale per la ricerca sul cancro, Iarc? Per essere consapevoli di cosa si mangia è importante un’informazione trasparente e equilibrata. Ce l’abbiamo?
Ricordate la pubblicità sullo zucchero? A chi ha una certa età tornerà sicuramente in mente il tambureggiante ritornello: ‘lo zucchero ha cervello, lo zucchero è pieno di vita’ che commentava una clip pubblicitaria con giovani super attivi e scattanti nei movimenti…

Risale a circa 20 anni fa e voleva constrastare un movimento di informazione su nustrizione e abitudini, nonché falsi miti sull’alimentazione. Falsi miti a volte difficili da contrastare, soprattutto se per farlo si dovrebbe avere accesso ai canali tradizionali.
Per restare ai giorni nostri, se è facile trovare la pubblicità di una nota crema a base di cioccolato da spalmare sul pane, sponsor della nazionale di calcio, o la merendina della mutinazionale che la campionessa dà ai propri bimbi, resta invece più difficile avere una voce altrettanto autorevole che faccia da contraltare e che ci dica cosa comporta un eccessivo assorbimento di zucchero, anche per i più piccoli, e perché lo zucchero lo si trovi praticamente ovunque: dai piselli in scatola, al prosciutto sotto vuoto, fino alle fette biscottate. Giusto per fare un esempio.

Mangiare bene, nel senso di sano, significa anche prevenire molte malattie legate a una cattiva alimentazione. Ma forse a qualcuno questo non fa comodo, a qualcuno conviene farci ammalare trasformandoci in malati cronici che fanno gli interessi di un’altra grande industria, quella farmaceutica. Forse. Ma queste sono solo supposizioni.

Fao: "Cambiare il futuro delle migrazioni"

La Giornata mondiale dell’alimentazione celebra l’anniversario della nascita della Fao. Quest’anno lo slogan è: “Cambiamo il futuro delle migrazioni. Investiamo nella sicurezza alimentare e nello sviluppo rurale.” Scarsità di cibo, guerre, cambiamenti climatici e crisi sono alcune cause principali che costringono le persone a migrare”. Abbiamo parlato del ruolo di FAO con la Dott.essa Cristina Rapone, Migration and Rural Employment Specialist all’organizzazione delle Nazioni Unite.

Ascolta qui l’intervista realizzata da Debora Gandini"

Cibo: indicazione dell'origine delle materie prime, una questione urgente

Il caso delle uova al fipronil riporta in primo piano il problema della tracciabilità degli alimenti. Se il codice stampato informa il consumatore sulla provenienza delle uova, per quanto riguarda i derivati come biscotti o maionese l’etichetta non permette di risalire all’origine della materia prima utilizzata. È proprio su questo punto che diverse associazioni, come Altroconsumo e Coldiretti, chiedono di fare di più. Perché in Italia si è fatto un passo avanti con la nuova legge che di recente ha reintrodotto l’obbligo di indicare in etichetta lo stabilimento di produzione o, se diverso, di confezionamento dei prodotti preimballati, ma questo non basta a garantire la qualità del prodotto.

Clicca qui per leggere l’articolo a cura di Luisida De Ieso

Se le uova sono deposte in loco... le galline da dove arrivano?

Il caso di un un’azienda calabrese fa riflettere: serve una perfetta tracciabilità dei prodotti a monte, non solo quando il danno è fatto

Clicca qui per leggere l’articolo a cura di Diego Malcangi

I cittadini dell'Europa dell'est non vogliono più essere consumatori di serie B

A Bratislava si sono riuniti i rappresentanti del gruppo di Visegrad per stigmatizzare le transnazionali del cibo che vendono prodotti solo apparentemente analoghi a est e a ovest dell’Oder-Neisse o del Danubio.

Clicca qui per leggere l’articolo a cura di Lilia Rotoloni

Un palloncino a tutela del vino e del territorio

In Piemonte un gruppo di ricercatori ha messo a punto un sistema in grado di monitorare dall’alto la condizione di salute delle viti ed evitare l’utilizzo di sostanze sintetizzate chimicamente

Clicca qui per leggere l’articolo a cura di Sabrina Pisu

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Al Parlamento europeo scontro tra OMS e EFSA sul glifosato

Gli eurodeputati hanno tenuti un’udienza per far luce sulla reale dannosità del glifosato sulla salute dell’uomo. Invitata all’audizione parlamentare, la Monsanto ha invece rifiutato di partecipare inviando una lettera in cui accusava gli eurodeputati di politicizzare una procedura che dovrebbe essere scientifica.

Clicca qui per leggere l’articolo a cura della redazione di Bruxelles

Ma il glifosato è cancerogeno sì o no? Il riassunto della vicenda

La battaglia del glifosato è stata dichiarata ufficialmente il 20 marzo 2015, quando la IARC (Agenzia Internazionale per la Ricerca sul Cancro), filiazione dell’Organizzazione mondiale della sanità, e massima autorità internazionale, ha pubblicato un documento in cui dichiarava, per la prima volta ufficialmente, il glifosato genotossico per il DNA, cancerogeno per gli animali e potenziale cancerogeno per l’uomo . È l’ormai famosa Monografia 112 ,

Clicca qui per leggere l’articolo e l’intervista alla ricercatrice che ha portato il governo italiano a preannunciare il suo no al rinnovo della licenza per il glifosato in sede europea

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