Una manifestazione è stata organizzata nella capitale dell'Ungheria Budapest, dopo i tagli ai fondi decisi dal governo, che rischiano di rendere insolvente il Comune
Nella serata di lunedì 1 dicembre numerosi cittadini ungheresi hanno manifestato nelle strade della capitale Budapest contro i tagli previsti dal governo al bilancio della città.
Il sindaco Gergely Karácsony ha invitato la popolazione della città a concentrarsi in piazza Clark Ádám per protestare contro la proposta del primo ministro Viktor Orbán adottata a seguito di una sessione straordinaria dell'Assemblea Nazionale.
Il sindaco Karácsony: "La vita della città è in pericolo"
I manifestanti hanno accolto il primo cittadino con un applauso, poi hanno acceso delle torce e hanno marciato accompagnati da una grande bandiera ungherese. "La vita della città è in pericolo - ha dichiarato Karácsony -. Credo che questo sia un rischio terribile non solo per Budapest ma per tutto il Paese".
"Il governo si è impegnato, almeno nelle sue dichiarazioni, a non porre a rischio l'amministrazione della città - ha aggiunto il sindaco -. Occorre mantenere questa promessa. Oggi siamo in numero sufficiente per far sentire la nostra voce".
Il rischio di insolvenza del Comune di Budapest
Nel suo ultimo rapporto, la Corte dei Conti ungherese ha concluso che il cosiddetto contributo di solidarietà - che sottrae miliardi al bilancio della capitale - potrebbe rendere Budapest insolvente di qui alla fine dell'anno. Fonti governative hanno replicato la scorsa settimana che l'esecutivo è pronto ad aiutare la capitale, ma solo se nel caso in cui si rischi davvero un default.
La questione ha anche un profondo risvolto politico, poiché la città è oggi amministrata dall'opposizione e la vicenda potrebbe essere sfruttata elettoralmente dal partito di governo, Fidesz. Un braccio di ferro tra poteri che potrebbe mettere a rischio gli stipendi di 27mila dipendenti pubblici a partire da gennaio.