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Nuova ondata di scioperi negli aeroporti portoghesi: i lavoratori potrebbero fermarsi fino a gennaio

Tornano gli scioperi negli aeroporti portoghesi
Tornano gli scioperi negli aeroporti portoghesi Diritti d'autore  AP Photo
Diritti d'autore AP Photo
Di Euronews
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Gli impiegati nei servizi di terra hanno organizzato diverse proteste che si protrarranno fino all'inizio del prossimo anno. Il primo sciopero è iniziato oggi, mercoledì 3 settembre, e durerà fino a martedì prossimo

Viaggiare diventerà ancora più difficile per chi frequenta gli aeroporti portoghesi. Due sindacati della Menzies, la società che gestisce i servizi di assistenza a terra negli scali, hanno indetto una nuova ondata di scioperi fino all'inizio del 2026.

I disagi sono previsti nei prossimi mesi, con 76 giorni di proteste che copriranno vari periodi da oggi a gennaio del prossimo anno. I lavoratori puntano ai fine settimana lunghi e alle date di punta come Natale e Capodanno.

Le agitazioni sono state indette dal Sima, il sindacato dei metalli e delle industrie connesse, e dal sindacato dei trasporti (Sta). La prima protesta è iniziata mercoledì e durerà fino a martedì della prossima settimana. L'ultimo sciopero non dovrebbe terminare prima del 2 gennaio 2026.

I lavoratori chiedono, tra le altre misure, lo stop agli stipendi base inferiori al salario minimo, paghe migliori e il rispetto del pagamento delle ore notturne.

Scontro con i sindacati per la decisione di garantire i servizi aeroportuali minimi

La Corte arbitrale del Consiglio economico e sociale del Portogallo ha decretato i servizi minimi negli aeroporti, con una decisione ampiamente criticata dai sindacati, tra cui il Sima, che afferma che la misura decretata lo obbliga "a garantire circa l'80 per cento delle normali operazioni".

"Lo chiamano minimo, ma è la massima impudenza, che trasforma lo sciopero in una farsa messa in scena per proteggere l'azienda e umiliare i lavoratori", ha criticato.

I nuovi scioperi arrivano dopo le proteste di luglio e agosto. I sindacati hanno sospeso le agitazioni previste per la fine del mese scorso in seguito a un accordo con il ministero del Lavoro, cosa che Menzies nega.

L'azienda ha assicurato che la cancellazione degli ultimi scioperi "non è stata il risultato di alcun accordo, negoziazione o concessione" e che la sua posizione rimane invariata.

Il Sima, nel frattempo, ha denunciato il "modo inaccettabile in cui la direzione di SPdH/Menzies e il Ceo di TAP (la compagnia aerea di bandiera portoghese) hanno condotto gli ultimi tentativi di dialogo".

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