Avviso ai naviganti: musica troppo alta in spiaggia? in Portogallo, multa fino a 36.000 euro

"Si prega di spegnere il cellulare".
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Di Angela SymonsEdizione italiana: Cristiano Tassinari
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Questo articolo è stato pubblicato originariamente in inglese

Volete pace e tranquillità mentre siete in spiaggia? Il Portogallo promette sole, mare e silenzio. (E multe salate ai "disturbatori"). Crescono, in tutta Europa, le limitazioni al "turismo di massa" (vedi ingresso a pagamento al Pantheon di Roma), ma non tutti sono d'accordo

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I frequentatori delle spiagge portoghesi sono avvisati: potrebbero incorrere in multe fino a 36.000 euro per aver "suonato" la loro musica a volume troppo alto.

L'Autorità Nazionale Marittima (AMN) ha vietato l'uso di altoparlanti portatili che diffondono musica ad alto volume e che infastidiscono gli abitanti del luogo e i turisti.

Le nuove restrizioni sono state confermate proprio quando sta per iniziare l'alta stagione turistica nelle destinazioni balneari più popolari del Portogallo.

A quanto ammonta la multa per chi tiene la musica alta in Portogallo?

Annunciato il mese scorso dall'AMN, il regolamento vieta "l'uso di apparecchiature sonore e attività che generano rumore che, ai sensi della legge, possono causare disagio".

Sebbene non sia chiaro quale volume sia ufficialmente classificato come "disturbo", i frequentatori delle spiagge possono presentare reclami per il rumore subito alla polizia marittima locale, responsabile della spiaggia in cui si trovano.

Le multe possono variare da 200 euro a 4.000 euro per i singoli e da 2.000 a 36.000 euro per i gruppi. L'accessorio incriminato, ad esempio un altoparlante, potrebbe essere confiscato.

Il vero e proprio "editto" sulle spiagge dell'AMN elenca diverse altre attività vietate sulle coste portoghesi. Tra queste: giocare a pallone al di fuori delle aree designate, campeggiare al di fuori dei campeggi e accendere falò.

I turisti "molesti" vengono presi di mira in tutta Europa

Non è la prima volta che i comportamenti antisociali vengono regolamentati sulle spiagge europee.

La scorsa estate, Barcellona, in Spagna, ha vietato le sigarette sulle sue spiagge, per proteggere i bagnanti dal fumo passivo e dai mozziconi di sigaretta abbandonati.

Dal Portogallo alla Croazia, si stanno introducendo regole e restrizioni per rendere le destinazioni turistiche più vivibili per gli abitanti del luogo, ancor prima che per i turisti.

Il mese scorso, Dubrovnik, in Croazia, ha annunciato l'introduzione di un sistema di consegna "silenziosa" dei bagagli, per ridurre il rumore delle valigie su ruote nel suo storico centro storico acciottolato.

La Grecia ha introdotto un sistema di fasce orarie per i visitatori dell'Acropoli, nel tentativo di gestire l'immensa quantità di turisti, mentre il Pantheon di Roma ha introdotto questa settimana una biglietto d'ingresso (5 euro), mentre prima l'accesso era gratuito. Il che ha causato anche diverse polemiche nei confronti del ministro della Cultura, Sangiuliano, che ha introdotto il ticket a pagamento.

Molti Paesi, tra cui il Portogallo, stanno, inoltre, inasprendo le restrizioni sugli affitti a breve termine - tipo Airbnb - per combattere l'inflazione del mercato immobiliare.

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