Il governo greco ha delineato una strategia per proteggere i minori dalla dipendenza da Internet, che comprende una nuova applicazione chiamata "Kids Wallet". Ecco come funziona
La Grecia intende migliorare la sorveglianza dei genitori sui dispositivi mobili nel 2025 attraverso un'applicazione gestita dal governo che sarà lanciata a marzo.
Dimitris Papastergiou, ministro della governance digitale, ha dichiarato questa settimana che l'applicazione Kids Wallet mira a salvaguardare i minori di 15 anni dai rischi di un uso eccessivo e inappropriato di Internet.
L'applicazione sarà gestita da una piattaforma di servizi governativi ampiamente utilizzata e funzionerà insieme a un'applicazione per smartphone già esistente per gli adulti per portare con sé documenti di identificazione digitale.
"È un grande cambiamento", ha dichiarato Papastergiou ai giornalisti, aggiungendo che l'applicazione integrerà algoritmi avanzati per monitorare l'uso e applicare processi di autenticazione rigorosi.
"L'applicazione Kids Wallet avrà due funzioni principali: renderà il controllo parentale molto più semplice e sarà il nostro strumento nazionale ufficiale per verificare l'età degli utenti", ha dichiarato.
Papastergiou ha dichiarato che il governo spera che l'applicazione per bambini sia preinstallata sugli smartphone venduti in Grecia entro la fine del 2025. L'applicazione fa parte di una strategia globale annunciata lunedì per proteggere i minori dalla dipendenza da Internet.
Il piano nazionale comprende anche un sito web dedicato ai genitori per esaminare le funzioni di controllo esistenti che possono utilizzare per mantenere i bambini al sicuro online.
Governo coinvolto direttamente nella tutela dei giovani
Nonostante le critiche di alcuni gruppi religiosi e per i diritti digitali, le app e i servizi online controllati dal governo, molti dei quali introdotti durante la pandemia, sono generalmente popolari in Grecia, in quanto considerati un modo per aggirare le procedure burocratiche storicamente lente.
Le misure previste per la protezione dei minori online andrebbero oltre le normative già in vigore in diversi Paesi europei, introducendo un coinvolgimento più diretto del governo.
"Qual è l'elefante nella stanza? Chiaramente, il modo in cui definiamo e verifichiamo l'età di una persona", ha detto Papastergiou e ha aggiunto: "Quando si effettua una verifica dell'età (online), può capitare che un quattordicenne dichiari di avere 18 anni. Oppure qualcuno che in realtà ha 20 anni... Ora possiamo risolvere questo problema".