Qual è la risposta dell'Ue alla crisi energetica?

In collaborazione con The European Commission
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Di Bryan Carter
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Dall'estate del 2021 i prezzi dell'energia hanno registrato picchi e volatilità senza precedenti in tutta Europa

Dall'estate del 2021 i prezzi dell'energia hanno registrato picchi e volatilità senza precedenti in tutta Europa. Le perturbazioni del mercato energetico globale causate dall'invasione russa dell'Ucraina hanno messo a dura prova le famiglie e l'economia dell'Unione europea. Come ha reagito Bruxelles alla crisi energetica?

Ridurre la domanda globale di energia

Nel tentativo di ridurre la domanda complessiva di energia in tutto il blocco, la Commissione europea ha proposto un intervento di emergenza nei mercati energetici europei per affrontare i recenti aumenti dei prezzi. Questo intervento comprende misure eccezionali di riduzione della domanda di elettricità, per contribuire a ridurre i costi dell'energia per i consumatori, nonché misure per ridistribuire le entrate in eccesso del settore energetico ai clienti finali.

Queste misure fanno seguito a quelle precedentemente concordate per il riempimento degli stoccaggi di gas e la riduzione della domanda di gas per prepararsi ai tagli di fornitura durante l'inverno. Un obiettivo ha ricevuto una spinta inaspettata dall'inverno mite di quest'anno. Ciò significa che la domanda di energia non è stata così forte come avrebbe potuto essere durante un anno particolarmente freddo.

Contribuire a ridurre i costi per i consumatori

Il tetto ai prezzi, le tasse sulle entrate supplementari e le sovvenzioni hanno contribuito a ridurre i costi per i consumatori in Europa. In base al Toolbox on Energy Prices della Commissione europea, pubblicato nell'ottobre 2022, tutti gli Stati membri hanno adottato misure di bilancio per attenuare l'impatto dell'aumento dei prezzi dell'energia sui consumatori e sulle imprese.

Secondo il centro di ricerca economico Bruegel dall'inizio della crisi energetica, nel settembre 2021, sono stati stanziati e destinati 705,5 miliardi di euro in tutti i Paesi europei per aiutare a proteggere i consumatori dall'aumento dei costi dell'energia.

Queste misure contribuiscono a fornire un sostegno al reddito delle famiglie, a compensare le imprese che svolgono attività ad alta intensità energetica e a tassare i profitti inattesi delle società energetiche. Per evitare distorsioni del mercato, la Commissione ha incoraggiato gli Stati membri a rendere queste misure temporanee e mirate ai soggetti più vulnerabili.

Nuovi piani per evitare di dipendere dal gas russo

Dall'inizio della crisi energetica l'Europa ha assistito a una rapida crescita dei piani per nuovi terminali per il trasporto di gnl e gasdotti, a iniziative per accelerare i progetti di energia rinnovabile e a sforzi per aumentare l'efficienza energetica.

Per accelerare la transizione verso l'energia pulita, la Commissione europea sta spingendo per aumentare l'efficienza energetica e proseguire con l'introduzione delle energie rinnovabili, che ridurranno la dipendenza dai combustibili fossili e quindi l'esposizione dell'Europa alla volatilità dei mercati.

A maggio la Commissione ha presentato il piano REPowerEU, la sua risposta per porre fine alla dipendenza dell'Ue dai combustibili fossili russi il prima possibile. Il 14 dicembre 2022 il Parlamento europeo e il Consiglio hanno raggiunto un accordo politico su REPowerEU.

Questo è particolarmente importante perché l'Ue deve rispettare l'impegno a lungo termine di essere neutrale dal punto di vista delle emissioni di carbonio entro il 2050.

Una futura riforma del mercato dell'elettricità?

Il mese scorso la Commissione europea ha lanciato una consultazione pubblica sulla riforma strutturale del mercato dell'elettricità dell'Unione europea.

Stando alla Commissione l'onere economico dell'aumento dei prezzi dell'energia si ripercuote sui consumatori, per cui è necessaria una riforma per proteggerli meglio dalla forte volatilità dei prezzi e per sostenere l'accesso a un'energia sicura e ottenuta da fonti pulite, in modo da rendere il mercato più resiliente.

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