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Venti di ripresa sull'Eurozona, Usa e Ue accomunate dall'incertezza politica

Venti di ripresa sull'Eurozona, Usa e Ue accomunate dall'incertezza politica
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Di Euronews
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Il 2017 inizia con grandi aspettative.

Il 2017 inizia con grandi aspettative. Un primo assaggio di dati positivi è arrivato la scorsa settimana e suggerisce come l’economia della zona euro stia finalmente mostrando alcuni segnali di ripresa dopo anni di malessere.

Gli analisti sono cauti e dicono – a bassa voce – che il 2017 potrebbe segnare il ritorno della crescita dell’inflazione. E su entrambi i lati dell’Atlantico arrivano segnali di un rialzo dei prezzi al consumo nel corso dell’ultimo trimestre del 2016.

Le aspettative sull’inflazione sono musica per le orecchie della Banca centrale europea. Il Presidente Mario Draghi ha detto che si aspetta che l’inflazione raggiunga l’obiettivo del 2% tra il 2018 e il 2019.

Gli affari e la fiducia dei consumatori viaggiano ai livelli massimi degli ultimi sei anni, sono i dati migliori dal marzo del 2011, ben al di sopra della media sul lungo termine fissata a 100.

Tutto fa pensare che l’euro zona abbia iniziato il 2017 con il piede giusto.

Un fattore chiave è stato giocato dalla debolezza dell’euro, in particolare nei confronti del dollaro, ma anche nei confronti di altre valute, che ha reso le esportazioni più competitive.

L’altro fattore riguarda l’iniezione massiccia di denaro dal 2015 da parte della BCE che ha rimesso in moto le imprese e, in ultima analisi, la spesa dei consumatori.

Quindi, questo significa che la zona euro è fuori dalle sabbie mobili? Non proprio. Molto dipende dagli eventi politici attesi il prossimo anno con le elezioni in Francia, Germania, Italia e Paesi Bassi. Un’incognita legata ai partiti populisti e anti-europei che cercano di guadagnare consensi dalla crisi economica.

Dall’altra parte dell’Atlantico, l’attività industriale negli Stati Uniti superato ogni più rosea aspettativa nel mese di dicembre e i dati continuano a mostrare un’economia in ottima salute a pochi giorni dal cambio al vertice con Donald Trump che prende il posto di Barack Obama.

L’incertezza politica getta un’ombra sulle prospettive di crescita economica mentre resta da vedere cosa farà Trump per rendere “l’America di Nuovo Grande”. Il momento sta arrivando e i mercati attendono con impazienza di vedere cosa si inventerà.

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