I profitti sui beni russi congelati in Europa garantiranno un nuovo prestito all'Ucraina e forse le future riparazioni di guerra della Russia. Dopo i soldati della Corea del Nord in Russia, Seul valuta invio militari a Kiev
I fondi russi congelati in Europa dopo l'invasione dell'Ucraina serviranno a pagare i danni di guerra all'Ucraina anche dopo la fine delle ostilità. È quanto emerge dalla discussione che il Parlamento Europeo ha martedì ha approvato a Strasburgo un prestito eccezionale di 35 miliardi di euro all'Ucraina concordato dai Paesi membri
"Abbiamo due obiettivi: la lotta contro l'impunità ma anche che la Russia paghi per i danni provocati dalla sua aggressione all'Ucraina", ha detto il commissario uscente alla Giustizia, Didier Reynders, intervenendo in aula martedì. "Alla fine di questa settimana, il 25 ottobre a Washington, i partner del G7 annunceranno il loro contributo" all'Ucraina, ha aggiunto Reynders.
"Riaffermiamo che i beni sovrani della Russia nelle nostre giurisdizioni rimarranno immobilizzati sino a quando la Russia avrà posto fine alla sua guerra di aggressione e pagato per i danni causati all'Ucraina", si legge nella bozza di una dichiarazione congiunta che il G7 dovrebbe pubblicare nei prossimi giorni, anticipata dal quotidiano giapponese Nikkei.
La Corea del Nord potrebbe mandare soldati in Ucraina
Se si pensa già ai danni di guerra e alle riparazioni, la guerra è ancora in corso in Ucraina e in Russia. Tre persone secondo le autorità locali, tra cui un bambino, sono state uccise nella regione di Sumy, nel nord-est dell'Ucraina, da un drone russo che ha colpito una casa in una zona residenziale.
Secondo l'aeronautica ucraina, la notte scorsa la Russia ha lanciato 60 droni Shahed e altri droni kamikaze contro il territorio ucraino (di cui una cinquantina intercettata), la maggior parte nella regione di Sumy.
Una persona è morta invece a seguito dell'attacco di un drone ucraino a Enerhodar, nell'area sotto occupazione russa in cui si trova la centrale nucleare di Zaporizhzhia.
La guerra è costata la vita finora a 581 bambini in Ucraina e il ferimento di oltre 2230, la maggior parte nelle regioni di Donetsk e di Kharkiv secondo la Procura generale citata da Ukrinform, e sembra potersi addirittura allargare.
La presenza di migliaia di soldati della Corea del Nord al fianco delle truppe di Mosca, comunicata la settimana scorsa dal presidente Zelensky, ha nel frattempo creato uno scambio di accuse nella penisola coreana.
Il Consiglio di sicurezza nazionale, riunitosi a Seul martedì, ha valutato come una "significativa minaccia alla sicurezza" per la Corea del Sud la mossa di inviare truppe nordcoreane a sostegno della Russia, specificando che circa 1.500 soldati sono già schierati a Vladivostok, nell'estremo oriente russo.
Il ministero degli Esteri della Corea del Sud ha convocato lunedì l'ambasciatore russo a Seul, Georgij Zinoviev, per esprimere rammarico riguardo al dispiegamento di soldati nordcoreani in territorio russo, presumibilmente per prendere parte al conflitto in Ucraina.
La Corea del Sud sta anche valutando l'invio di personale militare in Ucraina "compresi ufficiali di intelligence ed esperti di tattiche nemiche", secondo il settimanale statunitense Newsweek, che cita un funzionario del controspionaggio di Seul.
Il presidente sudcoreano, Yoon Suk Yeol, ha assicurato in un colloquio telefonico con il neosegretario Mark Rutte che terrà informata costantemente informata la Nato in merito.
Pyongyang ha affermato di non aver messo a disposizione della Russia truppe che potrebbero essere mobilitate nel contesto del conflitto in Ucraina, bollandole come "voci prive di fondamento".