Genitore una volta, genitore in tutta Europa

Secondo la Commissione, due milioni di bambini potrebbero beneficiare dal nuovo regolamento
Secondo la Commissione, due milioni di bambini potrebbero beneficiare dal nuovo regolamento Diritti d'autore Emily Ball/AP
Diritti d'autore Emily Ball/AP
Di Aida Sanchez AlonsoVincenzo Genovese
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La Commissione europea propone un regolamento per uniformare il riconoscimento della genitorialità a livello europeo. Potrebbe favorire quelle coppie dello stesso sesso per cui non è scontato conservare il certificato di filiazione quando cambiano Paese

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È una proposta legislativa che potrebbe cambiare la vita a tante coppie di persone dello stesso sesso quella avanzata dalla Commissione Europea sul riconoscimento uniforme della genitorialità nell'Unione.

Genitore dappertutto

In sostanza, chi viene riconosciuto come genitore di un bambino in uno degli Stati Membri dovrà esserlo, per legge, anche in tutti gli altri.

Attualmente, invece, gli Stati europei hanno legislazioni diverse sulla filiazione, spesso fonte di ostacoli giuridici per le famiglie che cambiano Paese. Alcune persone, che non sono biologicamente legate a un bambino ma ne vengono comunque riconosciute come genitori in un Paese dell'Unione Europea, possono al momento incontrare dei problemi a "trasferire" il loro status in un altro Stato membro.

Il diritto dell'Unione prevede già che la filiazione accertata in uno Stato membro sia riconosciuta in tutti gli altri per alcuni scopi: accesso al territorio, diritto di soggiorno, non discriminazione rispetto ai cittadini nazionali. Con il nuovo regolamento, invece, si punta a estendere questo riconoscimento ad altri ambiti del diritto, in particolare quelli regolati dai diritto nazionale.

Il riconoscimento dovrà essere garantito senza bisogno di ulteriori procedure legali e a prescindere da sesso e nazionalità.

Non verrà toccata, come ha sotttolineato il commissario europeo alla Giustizia Didier Reynders, la questione delle unioni omosessuali, che resta di competenza nazionale. "Non vogliamo cambiare la competenza nazionale sulla definizione di famiglia e sull'organizzazione della famiglia", ha detto Reynders in conferenza stampa.

"Vogliamo solo proteggere i diritti del bambino. Se c'è un riconoscimento in uno Stato membro, dev'esserci in tutti gli Stati membri. E non deve valere solo per la libera circolazione di queste persone, ma nei diversi ambiti del diritto".

I vantaggi per i bambini

Secondo la Commissione, circa due milioni di bambini potranno trarre giovamento dalle nuove norme.

"Se non sei legalmente riconosciuto come genitore non puoi viaggiare con il bambino o attraversare un confine. Quando vai a prenderlo all'asilo ti viene richiesto un riconoscimento legale e anche in caso di emergenze mediche", spiega a Euronews Katrin Hugendubel, direttrice delle sezione europea di Ilga, l'associazione che promuove gli interessi delle persone lesbiche, gay, bisessuali, trans e intersessuali.

"Se non sei riconosciuto come genitore non ti è permesso prendere decisioni importanti sui trattamenti medici del bambino o stare con lui in ospedale. Sono problemi di vita quotidiana, che i genitori potrebbero dover affrontare quando vanno in vacanza e prendono decisioni sul luogo dove vivere".

La creazione di un certificato europeo di filiazione, comunque, non si annuncia semplice: alcuni Paesi dell'Unione non contemplano unioni legali tra persone dello stesso sesso e potrebbero opporsi a una norma che consente alle famiglie arcobaleno di trasferire i propri diritti di genitorialità da uno Stato all'altro.

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