Riprende la rotta balcanica dei migranti, dalla Grecia verso l'Albania. Sperano di evitare i controlli di Frontex. E una volta in Albania vogliono entrare in Serbia per andare in Europa Centrale
la grande migrazione dei popoli del terzo millennio si disperde in mille rivoli tra le mulattiere del brullo confine tra Grecia e Albania.
Con l'autunno torna la rotta balcanica. Secondo l'Associated Press una cinquantina di rifugiati bivacca, nel lato greco, in una postazione militare abbandonata in attesa di entrare in Albania.
La linea di confine, solo a una cinquantina di metri.
Testimonia un migrante siriano:
"voglio mettermi in marcia. Ho dei problemi alla gamba. Non posso camminare, ma posso muovermi poco a poco. È un ricordo di un franco tiratore a Daraa, la mia città".
Shaik Musa Abdallah è invece qui da cinquanta giorni, con la moglie e cinque figli di un'età dai 5 a ai 15 anni. Hanno tentato di passare la frontiera sei volte, tuttavia sono stati respinti a più riprese.
Dice Shaik:
"voglio andare in Albania per poi passare in Serbia, ma alla frontiera con l'Albania c'è Frontex con le polizie tedesca, italiana e ungherese. È difficile andarci."
I migranti vengono da Medioriente, Africa e Asia Meridionale. Hanno varie opzioni, tutte illegali, come imbarcarsi su battelli di fortuna verso l'Italia o passare attraverso Bulgaria e Macedonia del Nord.