Bruxelles dice basta agli aiuti di Stato stranieri

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Diritti d'autore Yves Herman/AP
Di Ana LAZAROAlberto de Filippis
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La Commissione dice basta soprattutto alle ingerenze economiche cinesi

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L'Unione Europea vuole limitare l'influenza economica cinese nel continente ponendo fine ai sussidi pubblici stranieri.

L'idea è quella di far giocare tutti con le stesse regole. Questo significa che se l'Europa ha vietato gli aiuti di Stato alle imprese europee, non dovrebbe nemmeno consentirli alle società straniere.

La proposta normativa presentata dalla Commissione Europea riguarda tutte le società estere operanti in Europa e non menziona la Cina, ma i suoi investimenti potrebbero risentirne chiaramente.

Secondo le nuove regole, gli appalti pubblici sarebbero sotto il controllo europeo.

Margrethe Vestager, Vicepresidente responsabile della politica della concorrenza spiega: "Fino ad ora le aziende sono state libere di utilizzare i sussidi esteri per acquisire imprese qui in Europa. Alcune sono state in grado di battere i concorrenti negli appalti pubblici non perché sono più efficienti, ma perché ottengono sostegno finanziario da paesi stranieri. non è giusto nei confronti di quelle aziende che non hanno quel tipo di sussidi. Non è giusto nei confronti dei lavoratori europei, né dei consumatori se i sussidi spingono le migliori aziende fuori dal mercato. Basta".

La Commissione europea potrà anche indagare e fermare le grandi fusioni se non rispettano le regole.

E potrebbero essere inflitte sanzioni fino al 10% del fatturato delle aziende.

L'Europa ha bisogno di questo regolamento per proteggersi dalla concorrenza sleale.

Alicia García Herrero, Senior Fellow presso il think-tank europeo BRUEGEL spiega il perché le cose siano cambiate: "Penso che questo sia una specie di fallimento del mercato come lo conosciamo perché non abbiamo mai pensato a una concorrenza straniera di queste dimensioni che potremmo subire che stiamo già subendo ad esempio dalla Cina nel nostro mercato unico. I tempi sono cambiati e dobbiamo adattarci alle nuove sfide ".

Il progetto di legge arriva in un momento di tensione per le relazioni di Bruxelles con Pechino. L'Europa ha congelato la ratifica dell'accordo di investimento con la Cina.

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