Summit Ue, Brexit e veti i temi dominanti in attesa di una svolta

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Diritti d'autore Kenzo Tribouillard/AP
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Di Susan Dabbous
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Johnson a Bruxelles per discutere un accordo e i veti di Ungheria e Polonia che potrebbero essere ritirati. Il vertice di giovedì e venerdì sarà uno dei più complicati del 2020

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Un vertice europeo dominato dalla Brexit e dalla questione del veto polacco e ungherese sul bilancio pluriennale europeo. Ci sono pochi dubbi che saranno questi temi a dominare i colloqui tra i leader dei Ventisette che si incontrano questo giovedì e venerdì, in presenza, a Bruxelles. Non sono ancora sfumate le speranze su un accordo commerciale con la Gran Bretagna in uscita dall'Unione. 

"Sulla Brexit siamo arrivati finalmente ad punto di svolta - spiega Jannike Wachowiak, analista del European policy center -  le negoziazioni tecniche sono giunte al capolinea, sappiamo che ben oltre il 95% del testo legale del divorzio sarebbe già stato redatto. Quindi ora quel che serve è un passo avanti da parte della politica ".

Tra gli altri temi caldi del vertice, c'è sicuramente quello del veto di Varsavia e Budapest sul bilancio settennale europeo da cui dipende anche il Recovery fund; su cui l'Italia conta molto per far ripartire l'economia. Alla Germania, che ha la presidenza di turno dell'Unione europea, è toccato l'arduo compito di convincere Ungheria e Polonia a ritirare il veto. Un compromesso sarebbe possibile ma non è ancora confermato.

“Il 72% dei cittadini ungheresi - ricorda Kati Piri, eurodeputata olandese di centrosinistra - ritiene che sia giusto dare i fondi europei solo ai governi nazionali che rispettano lo stato di diritto. Sia ben chiaro - specifica Piri - che il Recovery fund non lo stiamo facendo solo per i cittadini olandesi, tedeschi o francesi , ma per tutti i cittadini dell'Unione europea. Vogliamo assicurarci che i fondi raggiungano quegli ungheresi e quei polacchi che ne hanno bisogno. Ci accerteremo che non finiscano nelle tasche dei loro leader corrotti".

Al vertice di giovedì e venerdì si parlerà anche di ambiente, possibili sanzioni alla Turchia e lotta al coronavirus.

Pochi subbi però che, con il 2021 alle porte, i temi urgenti restano la Brexit e il bilancio europeo 2021-2027.

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