Vertice Ue dal profilo basso. Si cerca una via d'uscita sulla Brexit

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Di Elena Cavallone
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Per la seconda volta in due settimane i leader europei si riuniscono a Bruxelles, nel bel mezzo della seconda ondata della pandemia che sta attraversando l'Europa

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Mentre l'Europa ricomincia poco a poco a introdurre misure sempre piu restrittive per far fronte alla seconda ondata di coronavirus, a Bruxelles si svolge (di nuovo) un consiglio europeo dove torna al centro invece un tema sembrava essere stato oscurato dalla pandemia: la Brexit.

Come previsto, in questa prima giornata di colloqui non è stato raggiunto un accordo sulle future relazioni commerciali con il Regno Unito, tuttavia il negoziatore europeo Michel Barnier pensa ancora che si possa fare qualcosa.

“Siamo assolutamente determinati a raggiungere un accordo equo con il Regno Unito. Faremo tutto il possibile ma non a qualsiasi prezzo come ha accennato. Il mio team e io continueremo ad avere intense discussioni nelle prossime settimane ", ha dichiarato.

Non ha tardato ad arrivare la risposta da parte del principale negoziatore britannico, David Frost, che si è detto deluso dalle conclusioni del vertice.

I colloqui dovrebbero riprendere a Londra la prossima settimana. Rimangono irrisolti i nodi sui diritti della pesca, un aspetto economicamente poco rilevante per il Regno Unito, ma altamente significativo dal punto di vista politico. Francia e Irlanda insistono sulla necessità di mantenere lo status quo, che prevede l'individuazione di quote per poter pescare nei mari del Regno Unito.

"Dobbiamo preservare l'accesso dei nostri pescatori alle acque britanniche - ha affermato al suo arrivo il presidente francese Macron- e rendere possibile un buon compromesso per tutti i paesi europei interessati, compresa la Francia".

Il presidente francese ha ribadito ancora una volta che Parigi è "pronta" per un "non accordo" con Londra se non saranno trovate delle condizioni soddisfacenti alla fine di questi negoziati.

Per quanto riguarda l'epidemia di Covid-19, che sarà nel menu del vertice di venerdì mattina, il presidente del Consiglio Giuseppe Conte ha affermato che i leader faranno il punto per discutere di una migliore cooperazione in ambito sanitario e dell'avanzamento della ricerca di un vaccino.

L'obiettivo, inoltre, è coordinarsi meglio rispetto a quanto avvenuto a marzo per evitare l'adozione di misure unilaterali, come la chiusura delle frontiere, da parte degli stati membri.

Si parlerà anche di cambiamento climatico e della proposta della commissione europea di ridurre le emissioni di CO2 del 55% entro il 2030. Per ora sono 11 i governi che sostengono questa iniziativa, tra cui gli la Svezia.

Spostandoci a Sud, invece, anche se non sono ufficialmente all'ordine del giorno, verranno discusse le tensioni con la Turchia.

L'Unione europea sta ricevendo pressioni anche da parte del Parlamento europeo per sanzionare la Turchia a causa delle sue ripetute provocazioni nel Mediterraneo orientale.

Kyriakos Mitsotakis, Primo Ministro greco vorrebbe vedere una risposta più dura alle provocazioni di Ankara.

"Purtroppo la Turchia sembra rimanere coerente nel suo comportamento provocatorio e aggressivo. L'UE deve dimostrare la stessa coerenza per quanto riguarda l'attuazione delle decisioni che ha preso, affinché da questo comportamento derivino conseguenze rilevanti", ha affermato.

Nella giornata di venerdì i leader si concentreranno invece sui rapporti con il continente africano. La pandemia ha fatto slittare a dicembre il vertice di ottobre, ma la cooperazione con gli stati africani assume sempre maggiore importanza anche in relazione alla questione migratoria.

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