Famiglie europee citano l'UE in giudizio contro il cambiamento climatico

Famiglie europee citano l'UE in giudizio contro il cambiamento climatico
Di Elena Cavallone
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Le attuali norme non consentono di prevenire i danni da cambiamento climatico

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Tre famiglie portoghesi insieme ad altre hanno deciso di far causa all'Unione Europea per aver intrapreso azioni insufficienti a fermare il cambiamento climatico. Armando Carvalho è stato uno di quelli colpiti dagli incendi devastanti del 2017 provocato dal clima estremo e dall'uragano Ofelia.

In un'intervista con euronews, avverte che il sostentamento di milioni di persone è a rischio.

Carvalho nei suoi boschi, devastati dagli incendi del 2017

"Dobbiamo pensare rapidamente a nuove soluzioni per far fronte ai problemi che stanno emergendo. L'Europa, comprese le istituzioni comunitarie, non possono essere distanti o solo trattare in maniera superficiale questo problema. E' estremamente grave. Questo è un problema non solo ambientale ma mette in pericolo la sicurezza dei cittadini europei".

Le 10 famiglie sono rappresentate da tre avvocati che lavorano gratuitamente per seguire le cause portate davanti alla Corte europea in Lussemburgo. Le spese legali sono state pagate dalla ONG tedesca Protec the Planet. Uno di loro, Roda Verheyen, è venuto a Bruxelles giovedì per spiegare ai giornalisti che "Chiederemo al giudice di prendere in considerazione l'attuale legislazione insufficiente e inadeguata e di annullarla. Lo chiediamo perché le norma attuali permettono di continuare a emettere troppi gas serra entro il 2030. E dall'altra parte le famiglie chiedono un provvedimento inibitorio. La legge attuale consente il verificarsi di danni e l'aggravamento di tali danni deve essere interrotto, si deve metter fine a tutto questo".

Le inondazioni frequenti sono tra gli effetti del cambiamento climatico

I querelanti chiedono al Consiglio e al Parlamento europeo di rivedere l'obiettivo di ridurre solo del 40% le emissioni entro il 2030, rispetto ai livelli degli anni '90. Jo Leinen, un esperto eurodeputato in questo settore spiega che "è molto importante che quest' anno la Commissione europea abbia presentato un piano per il lungo termine, perché è la Commissione che ha il diritto d i iniziativa legislativa. Se si dimostra davvero che abbiamo intenzione di realizzare i nostri impegni, allora la corte avrà un' altra immagine di noi ".

Questa è la prima volta che vengono avviate azioni legali contro un organismo dell'UE, ma anche in Belgio e in Italia sono stai riportati altri casi a livello nazionale. 

Interviste e riprese di Isabel Marques da Silva

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