Polonia: parlamento Ue lancia l'allarme sullo stato di diritto

I deputati del Parlamento europeo lanciano l’allarme sulla tenuta dello Stato di diritto in Polonia.
La mozione a difesa dell’indipendenza del potere giudiziario è passata con una maggioranza dei due terzi a Strasburgo.
Il voto non è vincolante, ma mira a spingere i governi dell’Unione ad agire formalmente.
“In caso di palesi violazioni dei diritti fondamentali dei valori europei – sostiene Claude Moraes, Presidente commissione libertà civili al Parlamento europeo – non si può far finta di niente perché si rischia un effetto contagio in altri paesi alle prese con pratiche antidemocratiche”.
Lo scorso anno, l’Unione europea ha adottato una risoluzione nella quale esprime forti preoccupazioni sulla riforma della magistratura e ora potrebbe richiedere la sospensione del diritto di voto della Polonia.
“Speriamo che molti paesi nostri amici, ma anche quei Paesi i cui governi conoscono meglio la situazione della Polonia, voteranno contro e porranno fine a questa procedura”, replica Zdzisław Krasnodębski, parlamentare europeo eletto nella fila del partito conservatore polacco.
Lontano dai microfoni, un ministro polacco ha detto che non c‘è preoccupazione all’interno del governo,
Anche perché, negli ultimi mesi, i sondaggi danno ragione al partito conservatore Legge e Giustizia che controlla le istituzioni polacche.