Ritratti di cani: Londra omaggia il migliore amico dell'uomo

In mostra a Londra i ritratti di cani opere di grandi artisti di tutti i tempi
In mostra a Londra i ritratti di cani opere di grandi artisti di tutti i tempi Diritti d'autore The Wallace Collection
Diritti d'autore The Wallace Collection
Di Amber Louise Bryce
Condividi questo articoloCommenti
Condividi questo articoloClose Button

Fino al 15 ottobre un'esposizione alla Wallace Collection ne esplora il carattere e il fascino attraverso 50 opere

PUBBLICITÀ

I cani non sono solo i migliori amici dell'uomo, ma anche "muse ispiratrici" per i pittori. 

Per secoli, gli artisti hanno tratto ispirazione dai loro "familiari" a quattro zampe, realizzando i loro ritratti con vari mezzi per esprimere emozioni e commemorare momenti.

Una mostra alla Wallace Collection a Londra, nel Regno Unito, rende omaggio a questa storia d'amore canina di lunga data con una selezione accurata di ritratti di cani.

Dalla dettagliata zampa di levriero di Leonardo da Vinci ai sonnolenti cani di David Hockney: sono oltre 50 le opere in mostra tra dipinti, disegni, sculture e tassidermie.

Posticipata a causa della pandemia di Covid-19, "Portraits of Dogs: From Gainsborough to Hockney" apre i battenti in un periodo in cui il possesso di cani è aumentato in modo esponenziale: sono 3,2 milioni le famiglie britanniche che hanno adottato un animale domestico dall'inizio della pandemia, secondo uno studio condotto nel 2021 dalla Pet Food Manufacturers' Association.

Perdutamente devoti ai cani

Da quando esiste il disegno, esistono i disegni di cani. L'atemporalità di questa ossessione è evidenziata dall'ampia selezione di opere della Wallace Collection, la più antica delle quali è una scultura in marmo romana della fine del I secolo di "The Townley Greyhounds", di due cani amorevolmente intrecciati.

C'è poi una serie di disegni scientifici di Leonardo da Vinci, che delinea intimamente le morbide zampette di un cane.

The Wallace Collection
Studio della zampa di un cane (verso), di Leonardo da VinciThe Wallace Collection

Nonostante in nessuno dei ritratti vi siano figure umane, c'è la storia personale di qualcuno dietro a ogni cagnolino dipinto: a volte leggera, a volte triste.

In "Portrait of Fanny, A Favourite Dog’", appare Fanny, la piccola Manchester terrier dell'architetto John Sloane, seduta al centro di un fantastico paesaggio archeologico. Sloane aveva stretto un forte legame con il cane dopo la perdita della moglie e commissionò il dipinto dopo la morte di Fanny.

Sebbene molto meno struggente dal punto di vista emotivo, "Brizo, un cane da pastore" è reso più interessante dalla storia della sua artista, la pittrice francese dell'Ottocento Rosa Bonheur.

Bonheur, apertamente omosessuale, si vestiva con abiti da uomo: una cosa davvero rivoluzionaria per l'epoca.

The Wallace Collection
"Brizo, cane da pastore" di Rosa BonheurThe Wallace Collection

Alcune opere offrono uno spaccato sottile sul mondo interiore di un cane, altrettanto complesso e profondo quanto quello umano, come nel ritratto di Lucien Freud del suo amato Pluto che dorme.

Un legame reale

La mostra esprime inoltre l'amore dei reali inglesi per i cani, specialmente la passione della regina Vittoria, che era così affezionata ai suoi spaniel da commissionare regolarmente dipinti che li ritraessero.

Victoria ha inoltre fortemente influenzato il modo in cui la società inglese vive la dolorosa perdita dei propri animali domestici, ispirando la creazione di spille e fermacravatta con delicati ritratti di cani e talvolta una ciocca di pelo per commemorarli.

Il tema della morte trova spazio anche nei ritratti: in "The Old Shepherd's Chief Mourner", un dipinto a olio di Edwin Landseer, un collie appoggiato alla bara del suo padrone, esprime tutto il dolore della perdita e l'incrollabile lealtà dei cani.

Wallace Collection
"The Old Shepherd's Chief Mourner" di Edwin LandseerAmber BryceWallace Collection

L'obiettivo di "Portraits of Dogs" è ricordare quanto i cani significhino per le persone: devoti e sempre al nostro fianco e capaci di farci sorridere.

"The Dog of the Hanava Breed" di Jean-Jacques Bachelier, ne è un esempio: mostra un cucciolo un po' viziato sulle zampe posteriori con indosso un grazioso fiocco rosa.

Lo sono anche le vignette dai colori vividi del 1995 dei bassotti di David Hockney, Stanley e Boodgie, che l'artista ha adottato nel 1987. 

PUBBLICITÀ

Ritratti di cani moderni

Mentre la Wallace Collection esplora la storia della ritrattistica nei secoli, i ritratti degli animali domestici sono molto popolari anche oggi.

Cani e gatti sono una fonte inesauribile di ispirazione creativa.

Quando Phil Heckels,britannico, ha disegnato un animale per suo figlio condividendolo su Facebook, non sapeva che quel post avrebbe cambiato la sua vita per sempre.

Ora noto come Hercule Van Wolfwinkle, i suoi disegni minimalisti infantili di animali domestici sono diventati virali: le persone gli commissionano "brutti ritratti di animali domestici" e il denaro va a Turning Tides, un ente di beneficenza per i senzatetto (finora sono stati accumulati circa113.000 euro).

Hercule Van Wolfwinkle
Un'opera diHercule Van Wolfwinkle

L'umorismo è al centro delle sue creazioni: "L'unica cosa che spero è che facciano sorridere qualcuno", afferma.

PUBBLICITÀ

Dave Ede, anch'egli britannico, è un altro ritrattista di animali domestici. Ha iniziato la sua attività durante la pandemia: "Dato che avevamo tutti molto tempo libero a disposizione, ho rispolverato il mio amore per la creazione artistica", spiega.

Tutti i suoi ritratti sono creati digitalmente ma hanno l'aspetto di un dipinto a olio, fondendo così tecnologia ed estetica tradizionale.

"Ritratti di cani: da Gainsborough a Hockney" è in mostra alla Wallace Collection dal 29 marzo al 15 ottobre 2023.

Condividi questo articoloCommenti

Notizie correlate

Artista ha nascosto in giro per il mondo sculture in legno riciclato

Brexit, dazi e maltempo: le ragioni della scarsità di verdura nel Regno Unito

I vincitori del World Press Photo 2024: primo premio a uno scatto della guerra a Gaza