Newsletter Newsletters Events Eventi Podcasts Video Africanews
Loader
Seguiteci
Pubblicità

Due nomination agli Oscar per il romeno Nanau

Due nomination agli Oscar per il romeno Nanau
Diritti d'autore  AP Photo
Diritti d'autore AP Photo
Di Marta Brambilla
Pubblicato il
Condividi questo articolo Commenti
Condividi questo articolo Close Button
Copia e incolla il codice embed del video qui sotto: Copy to clipboard Copied

Il documentario Collective è candidato come Miglior documentario e Miglior film straniero

PUBBLICITÀ

Miglior documentario e miglior film straniero. Sono le due nomination agli Oscar per le quali è candidato questo documentario. A firma del rumeno Alexander Nanau, il film Collective ripercorre il dramma delle vittime di un incendio in un night club di Bucarest: 64 morirono subito, altri 27 si spensero nei 4 mesi seguenti a causa delle ustioni curate male in ospedale.

Il film segue le indagini del giornalista Catalin Tolontan che ha raccontato che gli ospedali non avevano materiale per le cure perché i soldi per la salute venivano dirottati dalle autorità sanitarie e politiche. 

Alexander Nanau,  il regista del film spiega quanto conti il senso di giustizia nella società romena: "Penso che i medici, il ministro della salute dell'epoca e gli ufficiali sanitari che erano fondamentalmente al vertice di questa manipolazione dovrebbero essere portati a processo. E penso che le vittime abbiano tutto il diritto di essere risarcite per il fatto che le loro vite sono state distrutte dalla corruzione e dall'incompetenza delle istituzioni statali".

Il processo è ancora in corso in Romania oggi, ma il film è stato un omaggio alle vittime.

Collective è stato visto e premiato in tutto il mondo e potrebbe ricevere uno o due Oscar domenica a Hollywood.

Vai alle scorciatoie di accessibilità
Condividi questo articolo Commenti

Notizie correlate

Oscar 2021: il cinema europeo alla conquista di Hollywood

Festival del Cinema di Venezia 2025, Leone d’Oro alla Carriera a Kim Novak

Woody Allen prova il dietrofront dopo le critiche: "Putin è nel torto"