Il canale americano HBO realizza una serie di documentari che riaprono il caso, ma è è solo la versione di Mia Farrow ad essere raccontata e Allen torna ad essere accusato di pedofilia
Una nuova serie di documentari prodotti dall'americana HBO torna a rimestare nel torbido di una delle relazioni più mediatizzate d^'America quella fra il regista Woody Allen e l'ex moglie Mia farrow. Malgrado le promesse di equanimità però, il documentario colpisce in una sola direzione. Uno solo il colpevole: Woody Allen.
Nel 1991 l'umo avvia una relazione con Soon-Yi, allora molto giovane e adottata da Mia in un precedente matrimonio. Farrow lo scopre e l’anno dopo, lo accusa di aver molestato sessualmente Dylan, la bambina, di appena sette anni che avevano adottato insieme.
Poco importa che siano passati 30 anni e Allen stia ancora insieme a Soon Yi, i due hanno rifiutato ogni intervista e uno dei registi di quest'opera di demolizione se ne rammarica.
"Sarebbe meraviglioso ascoltare la sua versione della storia e inserirla nella serie. Ma ancora una volta, non sorprende che abbia detto di no perché dice di no a tutte le interviste".
In realtà le accuse sono tutte indiziarie, Allen non è mai stato condannato e nella sua biografia ha cercato di spiegare il suo punto di vista, ma il tribunale dell'opinione pubblica ha invece un'idea diversa. Gli rescindono i contratti, ha sempre più difficoltà a produrre e distribuire film. Solo la notorietà mondiale, soprattutto in Europa, gli ha permesso di continuare a fare il suo lavoro.