Una retrospettiva di Andy Warhol si apre a Londra, il re della pop art mancato nel 1987 famoso per i suoi colorati ritratti di celebrità
Una retrospettiva di Andy Warhol si apre a Londra, il re della pop art mancato nel 1987, famoso per i suoi colorati ritratti di celebrità. Testimone dell'epoca delle televisioni trionfanti coniò la frase "15 minuti di fama", per descrivere l'effimera vita mediatica della nascente post modernità. "Affronto' le tre C: consumismo, cultura e celebrità e pensiamo che le sue opere a 60, 70 anni di distanza siano tuttora così rilevanti forse anche di più quando mersero. Continuano a porci quelle stesse domande che ci poniamo anche oggi", ammette l'esperta d'arte Estelle Lovatt.
La reinvenzione dell'arte popolare
Warhol ha reinventato la cultura popolare del XX secolo che funziona come i palloncini interattivi di "Silver Clouds" che coinvolgono il pubblico e che in effetti hanno un grande successo in un ambito mediatico come il nostro, in cui si materializza solo occasionalmente il parco giochi di cui i social sono l'infinita regia. In successione la sala dedicata a The Factory, lo studio d'arte di Warhol e lo spazio sociale in una esperienza espositiva che diventa il viaggio in un sogno.
Più di 100 opere di Warhol sono in mostra alla Tate Modern di Londra, fino al 6 settembre.