La pellicola della talentuosa regista Kahiu racconta l'amore lesbo, in un Paese dove questo tipo di legami non è accettato
C'era tanta attesa al Festival di Cannes per la presentazione del film-scandalo di questa 71esima edizione: "Rafiki", che rientra nella sezione "Un certain regard". Diretta da Wanuri Kahiu è la prima pellicola keniana ad essere presentata sulla croisette e racconta un amore omosessuale, in un Paese dove questo tipo di relazioni sono punibili dalla legge. Il film, per questo motivo, non sarà proiettato nelle sale del Kenya.
''Crediamo veramente che il pubblico keniano sia abbastanza maturo da poter avere una conversazione acuta sui temi del film e decidere se gli piaccia o meno. O addirittura decidere se lo vogliono guardare o meno. Ma questo diritto gli è stato tolto", spiega la regista Kahiu.
"E_ro molto titubante, perché stavo facendo i primi passi nel mondo del cinema e stavo cercando di farmi un nome e pensavo a come la gente mi avrebbe giudicata dopo aver visto il film. Ma quando mi hanno mandato il copione e l'ho letto, ho capito che era increbilmente eccezionale_", dichiara una delle due protagoniste, Sheila Munyiva.
"Rafiki" racconta la storia dell'amore lesbo tra due giovani, Kena e Ziki. Per difendere il loro amore, le due ragazze devono combattere contro la società keniana, che non accetta la loro unione.