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Economia Ue: l'ottimismo in Germania ai massimi da 2 anni, l'export dell'Ue verso gli Usa aumenta

Wehrheim, vicino a Francoforte, Germania. 5 marzo 2025.
Wehrheim, vicino a Francoforte, Germania. 5 marzo 2025. Diritti d'autore  AP/Michael Probst
Diritti d'autore AP/Michael Probst
Di Piero Cingari
Pubblicato il
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L'avanzo commerciale della zona euro è diminuito drasticamente, ma sono aumentate le esportazioni dell'Ue verso gli Stati Uniti. Gli indici danno la fiducia nella crescita economica in Germania e nell'Ue in aumento

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Dati economici pubblicati martedì hanno presentato un quadro misto per la zona euro, con un forte aumento dell'ottimismo in Germania contrastato da un surplus commerciale più debole del previsto per l'area.

In particolare, gli ultimi dati di Eurostat suggeriscono che a gennaio le imprese europee e statunitensi hanno accelerato le spedizioni in vista del potenziale aumento dei dazi imposto da Trump, come si evince dal forte aumento del volume degli scambi transatlantici.

D'altra parte lo Zew Economic Sentiment Indicator - un indicatore mensile che sintetizza l’opinione di 350 esperti sul futuro dell’economia tedesca elaborato dal Zentrum für Europäische Wirtschaftsforschung - è salito a 51,6 punti nel marzo 2025, rispetto ai 26 punti di gennaio e ben al di sopra delle aspettative del mercato di 48,1 punti. Si tratta del livello più alto di ottimismo economico dal gennaio 2023.

"L'umore più brillante è probabilmente dovuto ai segnali positivi riguardanti la futura politica fiscale tedesca, tra cui l'accordo sul pacchetto finanziario da diversi miliardi di euro per il bilancio federale", ha dichiarato il presidente dello Zew, Achim Wambach.

In particolare, sono migliorate le prospettive per i produttori di metalli e acciaio e per il settore dell'ingegneria meccanica. Infine, secondo gli analisti tedeschi, la sesta riduzione consecutiva dei tassi d'interesse da parte della Banca Centrale Europea si traduce in condizioni di finanziamento favorevoli per le famiglie e le imprese.

All'inizio di questo mese, la Germania si è impegnata in una significativa espansione fiscale, con l'obiettivo di potenziare le capacità di difesa e rivitalizzare l'economia.

Questo segna un allontanamento dal tradizionale conservatorismo fiscale del Paese. L'iniziativa prevede un fondo per le infrastrutture da 500 miliardi di euro in 12 anni, con 100 miliardi di euro destinati a progetti di trasformazione climatica ed economica.

La Germania intende inoltre allentare il freno al debito imposto dalla Costituzione per consentire un aumento dei prestiti, in particolare per le spese di difesa. Tutte queste misure dovrebbero essere approvate dal Bundestag in settimana.

L'indice Zew per la zona euro è salito di 15,6 punti a 39,8, raggiungendo il livello più alto degli ultimi otto mesi.

L'avanzo commerciale dell'Eurozona si riduce, le esportazioni statunitensi aumentano

Secondo i dati Eurostat, l'avanzo commerciale dell'Eurozona nel settore dei beni si è drasticamente ridotto a 1 miliardo di euro nel gennaio 2025, rispetto ai 10,6 miliardi di euro dell'anno precedente.

Il dato ha segnato anche un netto calo rispetto all'avanzo di 15,4 miliardi di euro di dicembre. La flessione è stata determinata dall'indebolimento dell'export di macchinari, veicoli e altri beni manifatturieri.

Il surplus di macchinari e veicoli è sceso dai 16,5 miliardi di euro di dicembre ai 7,4 miliardi di euro di gennaio, mentre gli altri manufatti sono passati da un surplus di 1,2 miliardi di euro a un deficit di 4,6 miliardi di euro.

Una tendenza simile è stata osservata in tutta l'Unione Europea, che è passata da un surplus commerciale di 15,9 miliardi di euro nel dicembre 2024 a un deficit di 5,4 miliardi di euro nel gennaio 2025.

Gli scambi commerciali Ue-Usa aumentano in vista dei dazi

Un punto positivo nei dati commerciali è stato il forte aumento delle esportazioni europee verso gli Stati Uniti. A gennaio l'Ue ha esportato merci per un valore di 46,7 miliardi di euro, segnando un aumento del 16 per cento su base annua.

Anche le importazioni dagli Stati Uniti sono aumentate del 7,5 per cento, raggiungendo i 30,5 miliardi di euro. L'impennata dell'attività commerciale potrebbe essere legata al fatto che le imprese cercano di anticipare le spedizioni in vista delle tariffe doganali statunitensi su tutti i principali partner commerciali, a partire in vigore dal 2 aprile 2025.

L'amministrazione di Donald Trump ha anche minacciato specificamente di imporre una tariffa del 200 per cento sui vini europei e altre bevande alcoliche, a meno che l'Ue non rimuova la sua attuale tariffa del 50 per cento sul whisky americano.

Aumenta il deficit commerciale dell'Ue con la Cina

Mentre il commercio con gli Stati Uniti si è rafforzato, le relazioni commerciali dell'Ue con la Cina hanno continuato a deteriorarsi.

Le importazioni del Made in China sono aumentate del 19,2 per cento rispetto all'anno precedente, raggiungendo i 44,8 miliardi di euro, mentre le esportazioni verso il Paese sono diminuite del 13,3 per cento, raggiungendo i 14 miliardi di euro.

Il crescente squilibrio commerciale con la Cina solleva preoccupazioni sulla dipendenza dell'Ue dai beni cinesi e sulla competitività delle esportazioni europee nella regione.

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