La decisione del governo cinese arriva dopo i giudizi dei colossi dell'abbigliamento sulla violazione dei diritti Uiguri. Nel mirino H&M e Nike
Pechino lancia una battaglia a suon di pubbliche relazioni contro numerosi marchi occidentali. Tramite la tv statale cinese il governo ha invitato a boicottare la celebre catena H&M e Nike.
La decisione arriva dopo le sanzioni decise da Stati Uniti, Unione europea, Gran Bretagna e Canada contro i funzionari cinesi accusati di violazioni dei diritti umani nelloXinjiang, a danno di Uiguri e altre minoranze musulmane. Il colosso svedese H&M ha deciso di non rifornirsi più di cotone dalla regione cinese dello Xinjiang e questo ha scatenato un polverone. Secondo Hua Chunying, portavoce del ministero degli esteri cinese per le imprese che toccano la linea di fondo del nostro Paese, la risposta è molto chiara: non comprare!"
Stando a quanto dichiarato da alcuni gruppi per i diritti umani almeno un milione di uiguri e altre minoranze per lo più musulmane sono stati incarcerati nei campi di prigionia nello Xinjiang, dove le autorità sono anche accusate di sterilizzare con la forza le donne e di imporre il lavoro forzato.
Pechino nega ogni accusa e afferma che i programmi di formazione e gli schemi di lavoro hanno contribuito a eliminare l'estremismo. La Cina è anche il paese che produce anche il 22% del cotone mondiale, di cui l'84% concentrato nello Xinjiang. E sul web parte il boicottaggio delle aziende.