Fusione Fca-Renault, Francia favorevole. La società risultante dalla fusione sarà detenuta per il 50% dagli azionisti di Fca e per il 50% dagli azionisti di Groupe Renault, con una struttura di governance paritetica.
Fiat Chrysler Automobiles e Renault procedono a una maxi fusione che punta a dare vita a uno dei giganti globali dell'auto, con un fatturato da 170 miliardi di euro e 8,7 milioni di veicoli l'anno.
L'aggregazione non prevede la chiusura di nessun impianto. La società risultante dalla fusione sarà detenuta per il 50% dagli azionisti di Fca e per il 50% dagli azionisti di Groupe Renault, con una struttura di governance paritetica e una maggioranza di consiglieri indipendenti.
Il portafoglio di marchi fornirebbe una copertura completa del mercato, dal segmento luxury fino al mainstream con la prospettiva di allargare la fusione anche a Nissan e Mitsubishi. Durante la mattinata, il titolo Fca in borsa è stato sospeso per eccesso di rialzo.
Il governo francese si dice "favorevole" alla fusione, mentre per la maggioranza di governo italiana parla il presidente della Commissione Bilancio, Claudio Borghi, secondo il quale è un'anomalia da tenere d'occhio il fatto che lo Stato francese abbia una partecipazione del 15% in Renault.
Il costruttore francese ha confermato di aver convocato un Consiglio di amministrazione straordinario per discutere l'offerta.