Di Euronews
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L’eventualità di una Brexit radicale fa paura ai banchieri: durante una conferenza a Londra i rappresentanti delle divisioni britanniche di grandi istituti finanziari hanno fatto sapere di non esclude
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L’eventualità di una Brexit radicale fa paura ai banchieri: durante una conferenza a Londra i rappresentanti delle divisioni britanniche di grandi istituti finanziari hanno fatto sapere di non escludere lo spostamento delle proprie attività all’estero se il governo non mantiene l’accesso al mercato unico nel corso dei negoziati sul divorzio dall’Unione Europea.
L’esodo delle banche potrebbe iniziare nel primo trimestre del 2017 entro il quale Londra intende avviare la procedura di uscita dall’Unione.
La pensa diversamente il vice-governatore della Banca d’Inghilterra: per Jon Cunliffe il trasferimento delle attività bancarie verso l’Unione Europea è “improbabile” per le difficoltà di “replicare l’ecosistema della City” altrove.
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