Le ultime vittime della caduta del petrolio arrivano nel giorno in cui l’oro nero sfiora i 30 dollari al barile. Questo martedì il gigante britannico
Le ultime vittime della caduta del petrolio arrivano nel giorno in cui l’oro nero sfiora i 30 dollari al barile. Questo martedì il gigante britannico BP ha annunciato 4 mila esuberi nelle sue operazioni di estrazione, il 5% della sua forza-lavoro. E i tagli agli investimenti potrebbero continuare dato che per gli analisti anche questa soglia psicologica è a rischio.
“Al momento guardiamo ai 20 dollari come probabile punto di approdo, i segnali sono in quella direzione”, afferma James Hughes di GKFX. “E, quando pensiamo all’Arabia Saudita e ai produttori mediorientali, quello è il livello a cui tenderanno ad avere un po’ più di difficoltà nel fare soldi grazie alle riserve già presenti, non solo con quello che estraggono ogni giorno”, aggiunge.
Nonostante l’offerta globale in eccesso, l’Opec non pare intenzionata a tagliare la produzione per sostenere i prezzi. L’obiettivo è mettere in difficoltà i concorrenti, ma in difficoltà oggi sono anche alcuni dei suoi membri. Le richieste di un vertice straordinario, però, continuano a cadere nel vuoto.