Jacob S. Winkler è accusato di aver puntato un puntatore laser contro Marine One mentre Donald Trump era a bordo. È un reato federale con possibile pena fino a 5 anni. Tutti i dettagli
Jacob Samuel Winkler, 33 anni, di Washington, è stato arrestato con un’accusa penale federale per aver puntato un puntatore laser contro il Marine One, l’elicottero presidenziale, mentre Donald Trump era a bordo. Il reato contestato è “aiming the beam of a laser pointer at an aircraft”, un illecito grave che prevede una pena detentiva massima di cinque anni.
Secondo la dichiarazione giurata di un agente del Servizio Segreto, Winkler è stato notato mentre camminava su un marciapiede vicino alla Casa Bianca, senza maglietta e parlando da solo. Un agente gli ha puntato contro una torcia e lui avrebbe reagito illuminando l’agente con un raggio laser rosso. Poco dopo, mentre il Marine One sorvolava la zona, Winkler avrebbe alzato lo sguardo e puntato il laser contro l’elicottero. È stato immediatamente ammanettato.
Pericoli e conseguenze dell’azione
Le autorità hanno spiegato che un laser diretto contro un aeromobile può causare abbagliamento temporaneo o disorientamento ai piloti, aumentando il rischio di collisioni, soprattutto in spazi aerei affollati. Non è chiaro se qualcuno a bordo del Marine One abbia effettivamente notato il raggio, ma il comportamento è stato considerato una seria minaccia per la sicurezza.
Durante l’interrogatorio, Winkler ha dichiarato di usare spesso il laser contro oggetti di vario tipo, come segnali stradali, e di non sapere che fosse illegale puntarlo verso un velivolo presidenziale. Subito dopo l’arresto, avrebbe pronunciato più volte frasi di scuse rivolte direttamente al presidente. Al momento della perquisizione, gli agenti hanno trovato anche un piccolo coltello in suo possesso.
Il quadro legale: reato federale e potenziali pene
L’accusa contro Winkler rientra nelle norme federali che vietano di puntare consapevolmente un raggio laser contro un aeromobile o lungo la sua traiettoria di volo. Si tratta di un reato severo che, in caso di condanna, può portare fino a cinque anni di carcere.
L’episodio ha richiamato l’attenzione sull’importanza delle misure di sicurezza che riguardano il presidente e gli aeromobili a lui collegati. Puntare un laser contro un velivolo non è solo un gesto incosciente, ma un atto che viene trattato come una minaccia concreta. Oltre a rappresentare un rischio immediato per la sicurezza in volo, l’episodio solleva interrogativi sulla consapevolezza pubblica riguardo alle conseguenze legali dell’uso improprio dei puntatori laser.