L'undicesima tappa del Giro di Spagna è stata interrotta nella città di Bilbao quando un gruppo di manifestanti filo-palestinesi ha lanciato bandiere e striscioni contro i corridori giunti al traguardo. Gli organizzatori hanno scelto di non indicare un vincitore
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La Vuelta è stata interrotta mercoledì dopo che centinaia di manifestanti filo-palestinesi hanno iniziato a lanciare bandiere e striscioni contro i corridori vicino al traguardo per protestare contro la partecipazione della squadra israeliana alla corsa.
Al grido di "Palestina libera" e con striscioni e bandiere, i manifestanti hanno percorso gli ultimi 500 metri della tappa e sono riusciti a scavalcare la recinzione, impedendo così la conclusione dell'undicesima tappa. Alla fine gli organizzatori hanno dovuto decidere di non indicare un vincitore.
"La situazione non è facile", ha riconosciuto Kiko García, direttore tecnico della Vuelta, nelle dichiarazioni rilasciate ai media dopo gli incidenti. "Dobbiamo cercare una soluzione e, per me, ce n'è solo una al momento, ovvero che la squadra di Israele si renda conto che essere qui non facilita la sicurezza di tutti gli altri".
Nonostante la massiccia presenza di polizia, gli agenti baschi non sono riusciti a impedire che i manifestanti disturbassero il percorso del Giro di Spagna, la cui tappa prevedeva partenza e arrivo nello stesso punto della Gran Vía a Bilbao, così gli organizzatori hanno deciso di fermare la corsa tre chilometri prima del traguardo. Sono stati effettuati diversi arresti.