Le forze israeliane intensificano le operazioni di terra nella Striscia. Nuovi attacchi hanno provocato decine di morti tra sabato e domenica
Le Forze di difesa israeliane (Idf) hanno schierato a Gaza tutte le brigate di fanteria e di mezzi corazzati dell'esercito permanente, hanno riferito sabato i media locali.
Israele ha intensificato la sua grande offensiva nella Striscia. In precedenza, l'esercito aveva dichiarato di aver colpito più di cento obiettivi nell'arco di 24 ore, affermando che si trattava di infrastrutture utilizzate da Hamas.
Il ministero della Sanità di Gaza ha dichiarato che i corpi di 79 persone uccise dagli attacchi israeliani sono stati portati negli ospedali. Ma questo bilancio non comprende gli ospedali del nord martoriato, che rimangono inaccessibili perché circondati dalle truppe israeliane che impediscono a chiunque di uscire o entrare nelle strutture.
Tra le vittime ci sono anche nove dei dieci figli della pediatra dell'ospedale Nasser Alaa Najjar, uccisi venerdì, ha confermato il ministero della Sanità. Najjar era in servizio quando un attacco aereo israeliano ha colpito la sua casa.
Il marito di Najjar è stato gravemente ferito e l'unico figlio sopravvissuto, un bambino di 11 anni, è in condizioni critiche. I nove bambini uccisi nell'attacco avevano un'età compresa tra i 7 mesi e i 12 anni. Due dei bambini sono rimasti sotto le macerie.
Domenica mattina le autorità locali parlano di almeno cinque morti dopo un bombardamento conto un'abitazione a Jabalia. Altre due persone, tra cui una donna incinta, sono morte in un attacco al campo profughi di Nuseirat. Un'altra vittima è stata registrata a Khan Younis. Le autorità non hanno saputo definire il numero dei feriti.
I progressi sul cessate il fuoco a Gaza
Hamas ha dichiarato che restituirà gli ostaggi rimanenti solo in cambio di altri prigionieri palestinesi, di un cessate il fuoco duraturo e del ritiro di Israele dal territorio.
Il premier israeliano Benjamin Netanyahu ha rifiutato queste condizioni e ha giurato di mantenere il controllo su Gaza e di facilitare quella che definisce l'emigrazione volontaria di gran parte della popolazione palestinese.
La pressione di Israele su Hamas ha incluso un blocco di Gaza e dei suoi oltre 2 milioni di residenti dall'inizio di marzo, sollevando preoccupazioni diffuse sul rischio critico di carestia. Questa settimana, i primi camion di aiuti sono entrati nel territorio.
Da quando ha allentato il blocco degli aiuti, lunedì, Israele ha dichiarato che 388 camion di aiuti sono entrati a Gaza. Tuttavia, i gruppi di aiuto palestinesi contestano questo dato, affermando che solo 119 camion hanno attraversato il valico di Karem Shalom.