Un enorme incendio è scoppiato in una foresta sulle montagne vicino a Gerusalemme. Al momento è ancora fuori controllo, almeno una ventina di persone è rimasta ferita
La foresta di Eshtaol, sulle montagne vicino a Gerusalemme, è in fiamme a causa di un enorme incendio fuori controllo.
Oltre una ventina di persone sono rimaste ferite - perlopiù problemi respiratori e ustioni - e più di 200 veicoli sono bruciati, mentre Israele ha annunciato il massivo livello di stato d'allerta.
Numerose squadre dei vigili del fuoco sono al lavoro per contenere le fiamme. "Possono raggiungere la città di Gerusalemme", ha detto il premier israeliano Benjamin Netanyahu. "Il vento da ovest potrebbe facilmente spingere l'incendio verso i quartieri periferici o addirittura dentro la città stessa", ha affermato in un video ufficiale.
Nel frattempo, Hamas ha pubblicato su Telegram un messaggio per incoraggiare i palestinesi a "bruciare tutto ciò che possono, boschi, foreste e case dei coloni".
"I giovani della Cisgiordania, di Gerusalemme e di Israele hanno dato fuoco alle loro auto. Gaza attende la vendetta dei liberi", ha scritto l'organizzazione.
Sempre su Telegram, anche Jenin News Network ha invitato i palestinesi a "bruciare i boschi vicino agli insediamenti".
La polizia israeliana ha fatto sapere di aver arrestato un cinquantenne residente nel quartiere Umm Tuba di Gerusalemme Est con l'accusa di aver contribuito ad appiccare gli incendi.
L'incendio potrebbe durare altre 24 ore, Italia invia aiuti
L'emittente israeliana Canale 12 ha dichiarato che le prossime quattro ore saranno molto pericolose a causa dei forti venti, che si prevede raggiungeranno gli 80 km/h.
Secondo l'emittente, le autorità hanno dato istruzione di evacuare alcuni insediamenti a causa dell'avvicinarsi dell'incendio.
Il Canale 13 invece ha citato un alto funzionario del servizio antincendio e di soccorso, che ha affermato: "È brutto e difficile, siamo all'inizio e il peggio è ancora davanti a noi".
Le autorità locali hanno cancellato le cerimonie previste per il Giorno del ricordo dei caduti, in particolare quella sul Monte Herzl di Gerusalemme che apre tradizionalmente alla celebrazioni del 1 maggio che in cui Israele celebra il Giorno dell'Indipendenza. Si prevede che l'incendio continuerà per le prossime 24 ore.
Il governo israeliano ha annunciato di avere richiesto l'assistenza di cinque Paesi per spegnere gli incendi, mentre oltre 120 squadre di vigili del fuoco e 10 aerei stanno lavorando per controllarli.
I media ebraici hanno descritto la risposta come "debole", facendo notare che Italia e Grecia sono state le prime a venire in aiuto di Israele.
Il ministro degli Esteri israeliano Gideon Sa'ar ha telefonato all'omologo italiano Antonio Tajani per chiedere aiuto. Il vicepremier ha comunicato che due Canadair sono pronti a partire per Israele. Lo si apprende da fonti della Farnesina.** Tra poche ore è previsto l'arrivo anche degli aerei antincendio greci. Giovedì mattina le autorità israeliane hanno confermato poi l'arrivo di otto aerei da parte di Cipro e Italia.
"Le autorità palestinesi si sono offerte di inviare squadre per aiutare a spegnere gli incendi, ma Tel Aviv non ha ancora risposto alla proposta", riportano i media.
Il portavoce dell'esercito ha detto che il capo di Stato maggiore ha dato istruzioni al Fronte interno, all'Aeronautica e a tutte le unità di fornire pieno supporto alla polizia e alle squadre di soccorso e antincendio per aiutare.
L'esercito ha convertito gli aerei Samson in aerei antincendio, ma, secondo gli esperti, questa operazione potrebbe richiedere diverse ore.
Yediot Aharonot ha pubblicato dei video che mostrano persone intrappolate all'interno dei loro veicoli in fiamme e ha riferito che alcuni automobilisti stavano fuggendo a piedi mentre l'autostrada principale di Gerusalemme era avvolta dalle fiamme.
Non è ancora chiaro cosa abbia causato gli incendi, aggravati dal caldo e dal clima secco.
La polizia israeliana sta indagando e sospetta che si tratti di un incendio doloso.
Roghi simili sono scoppiati nello stesso luogo una settimana fa a causa dell'eccezionale ondata di calore che ha colpito il Paese.