Il giovane avrebbe avuto accesso alla vecchia pistola di ordinanza della madre, un'agente locale. Lo studente dell'università è stato colpito e ferito dalla polizia, che poi lo ha identificato. Il commento di Trump: "Terribile, ma difendo il Secondo Emendamento"
Uno studente di 20 anni ha aperto il fuoco giovedì nel campus della Florida State University, a Tallahasse, Florida, uccidendo due persone e ferendone altre sei.
La polizia ha colpito e ferito il giovane, che poi è stato identificato: si tratta del 20enne Phoenix Ikner, figlio di un'agente della contea.
L'arma con cui lo studente ha sparato sarebbe proprio la vecchia pistola di ordinanza della madre.
Lo sceriffo ha aggiunto che il sospettato faceva parte dei programmi di addestramento dell'ufficio dello sceriffo: "Non ci sorprende che avesse accesso alle armi", ha ammesso.
Centinaia di studenti sono fuggiti dopo l'attacco, mentre ambulanze, camion dei pompieri e veicoli delle forze dell'ordine sono accorsi verso il campus.
I filmati di alcuni testimoni trasmessi dalla Cnn sembrano mostrare un giovane che cammina su un prato e che spara alle persone mentre cercano di scappare. Secondo la polizia, le due persone decedute non erano studenti.
L'università ha annullato tutte le lezioni e ha chiesto agli studenti che non vivono nel campus di andarsene.
Il giovane era iscritto all'università e studiava scienze politiche. "Questo è un giorno tragico per il nostro ateneo", ha dichiarato il rettore Richard McCullough. "Siamo profondamente addolorati per quanto accaduto".
Mentre si trovava nello Studio Ovale per l'incontro con la premier italiana Giorgia Meloni, il presidente americano è stato informato della sparatoria.
"È una cosa terribile", ha detto Trump, ma incalzato sulla questione delle armi ha risposto: "Sono un grande difensore del Secondo Emendamento. Lo sono stato fin dall'inizio. Ho l'obbligo di proteggerlo e queste cose sono terribili, ma non è l'arma a sparare, sono le persone".