Potenziale svolta sulla guerra in Ucraina con le telefonate di Trump a Putin e Zelensky. Il presidente Usa annuncia l'avvio di negoziati per la pace con Mosca, dove è stato invitato, mettendo appartemente Kiev in secondo piano. Possibili collqui di pace in Arabia Saudita
Donald Trump ha dichiarato mercoledì di aspettarsi di incontrare il suo omologo russo Vladimir Putin in Arabia Saudita, per il loro primo faccia a faccia da quando il repubblicano è entrato in carica.
Il presidente Usa ha fatto queste dichiarazioni, dopo una telefonata di quasi 90 minuti con Putin, durante la quale i due leader hanno discusso della fine dell'invasione su larga scala dell'Ucraina da parte di Mosca.
"Alla fine ci incontreremo", ha detto Trump dallo Studio Ovale, "in effetti, ci aspettiamo che lui venga qui e che io vada lì (in Russia ndr), e probabilmente ci incontreremo per la prima volta in Arabia Saudita. Vediamo se riusciamo a concludere qualcosa," ha detto Trump.
La diplomazia sull'Ucraina passa da telefono e social media
Il presidente aveva rivelato sul suo social media Truth della telefonata con Putin per "lavorare insieme, molto da vicino". Trump ha parlato mercoledì anche con Volodymyr Zelensky, ha comuniato l'ufficio del presidente ucraino.
Zelensky sembra essere stato consultato solo in un secondo momento, nonostante le richieste ripetute agli Stati Uniti di concordare una strategia per portare l'Ucraina ai negoziati in una posizione di forza.
A Kiev tuttavia è arrivato mercoledì il segretario al Tesoro Usa, Scott Bessent per discute dell’accesso privilegiato alle terre rare ucraine, parte delle quali si trovano nel Donbass occupato dai russi.
"Abbiamo parlato della nostra cooperazione economica e sulla condivisione delle risorse", ha detto il leader ucraino per cui le concessioni minerarie potrebbero essere la carta per convincere gli Usa a non disimpegnarsi della difesa dell'Ucraina.
L'ipotesi di affidare alla sola Europa tale responsabilità, sia dal punta di vista militare sia finanziaria, è stata ventilata sempre mercoledì dal segretario all Difesa Usa Pete Hegseth, alla riunione a Bruxelles del Gruppo di contatto per la difesa dell’Ucraina.
Il capo del Pentagono ha inoltre escluso l'adesione di Kiev alla Nato, considerata un risultato non "realistico" di un eventuale accordo di pace con la Russia.
Il team Usa per le trattative sull'Ucraina
I due presidenti hanno concordato che le trattative debbano essere avviate senza indugio dalle rispettive delegazioni. Quella statunitense sarà composta dal segretario di Stato Marco Rubio, il direttore della Cia John Ratcliffe, il consigliere per la Sicurezza nazionale Michael Waltz e l'ambasciatore e inviato speciale Steve Witkoff.
Witkoff, finora conosciuto come inviato della Casa Bianca per il Medio Oriente, era arrivato a sorpresa a Mosca ieri per riportare a casa Mark Fogel, l'insegnante americano detenuto dal 2021 in Russia.
In cambio del suo rilascio, le autorità americane hanno annunciato la liberazione del cittadino russo Alexander Vinnik, arrestato in Grecia con pesanti accuse di riciclaggio ed estradato negli Usa nel 2022.
Ma durante la visita nella capitale russa Witkoff avrebbe avuto anche un incontro faccia a faccia con Putin durato ben tre ore e mezzo, secondo quanto riportato da Fox News. Una circostanza né confermata né smentita da Marco Rubio, anch'egli intervistato dall'emittente tv, e nemmeno dal Cremlino.