È l'ultimo di una lunga serie di problemi legali per i Netanyahu: il primo ministro Benjamin Netanyahu è stato accusato di frode, violazione della fiducia e accettazione di tangenti in una serie di casi in cui si sostiene che abbia scambiato favori con potenti magnati dei media e ricchi associati
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La procuratrice generale di Israele, Gali Baharav-Miara, ha ordinato alla polizia di aprire un'indagine sulla moglie del primo ministro Benjamin Netanyahu, sospettata di aver molestato gli oppositori politici e un testimone nel processo per corruzione del leader israeliano.
Gali Baharav-Miara ha dato l'annuncio giovedì, affermando che l'indagine si concentrerà sui risultati di un recente rapporto Uvda su Sara Netanyahu.
L'indagine ha portato alla luce una serie di messaggi whatsApp in cui sembra che la signora Netanyahu abbia dato istruzioni a un ex collaboratore di organizzare proteste contro gli oppositori politici e di intimidire Hadas Klein, una testimone chiave nel processo.
L'annuncio non citava la signora Netanyahu per nome e il ministero della Giustizia ha rifiutato di fare ulteriori commenti.
Il rapporto dell'Uvda ha ottenuto la corrispondenza tra Sara Netanyahu e Hanni Bleiweiss, ex assistente del primo ministro morto di cancro l'anno scorso.
I messaggi indicano che Sara Netanyahu, attraverso Bleiweiss, ha incoraggiato la polizia a reprimere violentemente i manifestanti antigovernativi e ha ordinato a Bleiweiss di organizzare proteste contro i critici del marito.
Ha anche detto a Bleiweiss di convincere gli attivisti del partito Likud di Netanyahu a pubblicare attacchi contro Klein.
Il testimone intimidito
Klein è un'assistente del miliardario magnate di Hollywood Arnon Milchan e ha testimoniato nel caso di corruzione sul suo ruolo nel consegnare a Netanyahu decine di migliaia di dollari di champagne, sigari e regali per il suo capo.
Secondo il rapporto, Bleiweiss è stata anche incaricata di organizzare manifestazioni davanti alle case del procuratore capo del caso di corruzione, Liat Ben-Ari, e dell'allora procuratore generale Avichai Mandelblit, che aveva emesso le accuse, nonché proteste e campagne sui social media per diffamare gli avversari politici.
Secondo il rapporto, Bleiweiss è stata per decenni una fedele collaboratrice di Netanyahu. Ma mentre era malata, Sara Netanyahu l'ha maltrattata, spingendola a condividere i messaggi con un giornalista poco prima di morire.
Le altre accuse a Sara Netanyahu
Sara Netanyahu è già stata accusata di comportamenti abusivi nei confronti del suo staff personale. Questo, insieme alle accuse di spese eccessive e di utilizzo di denaro pubblico per cose personali, le ha fatto guadagnare l'immagine di donna lontana dalla realtà degli israeliani.
Nel 2019 è stata multata per uso improprio di fondi statali.
Il ministro della Sicurezza nazionale Itamar Ben-Gvir, che supervisiona la polizia e ha ripetutamente detto che la procuratrice generale Baharav-Miara dovrebbe essere licenziata per una serie di lamentele nei suoi confronti, ha dichiarato che l'ultimo report è un altro motivo per allontanarla.
"Una persona che perseguita politicamente i ministri del governo e le loro famiglie non può continuare a servire come procuratore generale", ha detto.
In un video pubblicato giovedì, Benjamin Netanyahu ha elencato le numerose azioni gentili e caritatevoli compiute dalla moglie e ha definito "bugie" il rapporto dell'Uvda.
"I miei avversari a sinistra e nei media hanno trovato un nuovo vecchio bersaglio. Attaccano senza pietà mia moglie Sara", ha detto.
Ha definito il programma "una falsa propaganda, una brutta propaganda che fa emergere bugie".
Problemi legali
È l'ultimo di una lunga serie di problemi legali per i Netanyahu, evidenziati dal processo per corruzione in corso del primo ministro.
Netanyahu è accusato di frode, violazione della fiducia e accettazione di tangenti in una serie di casi in cui si sostiene che abbia scambiato favori con potenti magnati dei media e ricchi associati.
Netanyahu nega le accuse e afferma di essere vittima di una "caccia alle streghe" da parte di procuratori, polizia e media troppo zelanti.