Nuovi bombardamenti da parte di Israele sulla Striscia di Gaza. Decine i morti accertati. Colpiti anche un campo profughi e una zona dichiarata umanitaria dalla stessa Tel Aviv
Nuovi raid aerei israeliani sulla Striscia di Gaza hanno provocato la morte di almeno 58 persone dalle prime ore di domenica, secondo quanto dichiarato dal ministero della Salute locale. Uno degli attacchi ha colpito una tendopoli nell'area di Muwasi, una zona umanitaria dichiarata da Tel Aviv stessa, uccidendo otto persone, tra cui due bambini, secondo l'ospedale Nasser della città di Khan Younis.
Bombardato anche il campo profughi di Nuseirat
Un altro bombardamento ha colpito una scuola trasformata in rifugio per civili nel campo profughi di Nuseirat. L'esercito israeliano afferma di colpire solo i miliziani di Hamas, accusati di mescolarsi ai civili. La nazione ebraica ha in particolare spiegato di aver voluto colpire un combattente che si era nascosto nella zona umanitaria.
Nella città di Jenin, occupata da Israele, si è registrato intanto uno sciopero generale indetto per protestare contro una rara repressione da parte delle forze di sicurezza palestinesi.
Alcuni ostaggi nelle mani di Hamas ancora vivi: fornite prove al Qatar
Secondo i media israeliani, infine, Hamas avrebbe fornito prove del fatto che alcuni degli ostaggi rapiti nell'ottobre del 2023 sarebbero ancora in vita. Tali evidenze sarebbero state comunicate al personale diplomatico del Qatar, nazione che ha ospitato domenica una seduta dei negoziati per la loro liberazione e per un cessate il fuoco a Gaza.