Newsletter Newsletters Events Eventi Podcasts Video Africanews
Loader
Seguiteci
Pubblicità

Siria, almeno 44 civili morti e quasi 50mila sfollati dall'inizio dell'escalation

Persone ispezionano un campo per sfollati distrutto durante un attacco aereo vicino al villaggio di Harbnush, a nord di Idlib, Siria, 2 dicembre 2024
Persone ispezionano un campo per sfollati distrutto durante un attacco aereo vicino al villaggio di Harbnush, a nord di Idlib, Siria, 2 dicembre 2024 Diritti d'autore  Ghaith Alsayed/Copyright 2024 The AP. All rights reserved
Diritti d'autore Ghaith Alsayed/Copyright 2024 The AP. All rights reserved
Di Euronews
Pubblicato il
Condividi questo articolo Commenti
Condividi questo articolo Close Button
Copia e incolla il codice embed del video qui sotto: Copy to clipboard Copied

Nelle ultime ore tre civili sono stati uccisi durante un attacco aereo sulla città di Idlib. Intanto, si riaccendono gli scontri tra forze filo-Usa e filo-Iran sul fronte orientale siriano

PUBBLICITÀ

Mentre i combattenti ribelli continuano ad avanzare in Siria, le forze governative hanno intensificato gli attacchi sulla città di Idlib, controllata dai ribelli, e sulle postazioni di Aleppo.

Secondo i caschi bianchi siriani, un servizio di soccorso gestito dall'opposizione, tre civili sono stati uccisi a Idlib a seguito di un attacco su un ospedale lunedì. Hanno dichiarato che due attacchi aerei hanno colpito un gruppo di quattro ospedali e l'edificio della direzione sanitaria nella città di Idlib.

Due persone nell'ospedale universitario di Idlib sono morte dopo che le loro macchine per l'ossigeno si sono spente in seguito agli attacchi, hanno detto gli ufficiali.

I pannelli del soffitto e le porte dell'ospedale sono esplosi, mentre le ambulanze e i veicoli all'esterno sono stati gravemente danneggiati, secondo le riprese effettuate da un giornalista dell'Associated Press.

Secondo i caschi bianchi, almeno 15 civili sono stati uccisi nella città e nella provincia di Idlib.

Un uomo osserva un campo per sfollati distrutto durante un attacco aereo vicino al villaggio di Harbnush, a nord di Idlib, Siria, 2 dicembre 2024
Un uomo osserva un campo per sfollati distrutto durante un attacco aereo vicino al villaggio di Harbnush, a nord di Idlib, Siria, 2 dicembre 2024 Ghaith Alsayed/Copyright 2024 The AP. All rights reserved

L'Ufficio delle Nazioni unite per il Coordinamento degli Affari umanitari (Ocha) ha dichiarato lunedì che dal 26 novembre oltre 48.500 persone sono state sfollate e le infrastrutture chiave, tra cui ospedali, scuole e stazioni idriche, sono state danneggiate dall'escalation delle ostilità tra i ribelli siriani e le forze governative. L'Ocha ha inoltre dichiarato che almeno 44 persone sono state uccise, tra cui 12 bambini.

La guerra civile in Siria, che dura da 13 anni, si è nuovamente intensificata con un'offensiva a sorpresa dei ribelli che hanno conquistato Aleppo, una delle città più grandi della Siria e un antico centro di cultura e commercio del Medio Oriente.

Gli insorti guidati dal gruppo jihadista Hayat Tahrir al-Sham hanno lanciato un duplice attacco ad Aleppo la scorsa settimana e si sono spostati nelle campagne intorno a Idlib e nella vicina provincia di Hama.

L'esercito siriano e i suoi alleati stranieri hanno affrettato i rinforzi e lanciato attacchi aerei nel tentativo di bloccare il loro slancio.

Intanto, si è riacceso nelle ultime ore il fronte orientale siriano dove sono presenti forze filo-Usa e forze filo-iraniane a sostegno di rispettivi clienti armati locali. Le forze filo-statunitensi guidate dal Pkk curdo e da tribù arabe starebbero tentando di conquistare sette località a est del fiume Eufrate attualmente sotto controllo delle milizie filo-iraniane e di altri clan tribali vicini invece all'Iran.

Vai alle scorciatoie di accessibilità
Condividi questo articolo Commenti

Notizie correlate

Fermata una 19enne keniota residente nel milanese, andava a combattere in Siria per l'Isis

No Comment: chiesti corridoi umanitari per gli sfollati siriani

Allarme di Guterres per gli attacchi in Siria: "Stop a violenze contro i civili"