L'impatto delle inondazioni che hanno colpito Valencia e la Spagna meridionale causando centinaia di morti e distruzione prosegue anche dopo il ritiro delle acque. L'accumulo dei rifiuti e la proliferazione dei ratti rappresentano una minaccia alla salute pubblica
Alcune zone della Spagna recentemente colpite da alluvioni si trovano ora a dover gestire l'accumulo di rifiuti, infestazioni di ratti e i relativi problemi di salute.
Nella città valenciana di Alfafar 83 punti per lo stoccaggio di rifiuti sotterranei sono stati allagati. Sono stati sostituiti da 600 cassonetti in superficie, ma la capacità complessiva di raccolta dei rifiuti si è ridotta di un terzo.
Le autorità locali chiedono l'organizzazione di camion militari per portare i rifiuti dalle aree colpite agli impianti di riciclaggio e di gestione dei rifiuti.
Sebbene gli impianti siano a soli 10 chilomentri di distanza, attualmente i camion impiegano tre ore per raggiungerli a causa del traffico.
L'accumulo di spazzatura pone un problema di salute pubblica, aggravato dalla proliferazione dei ratti che è seguita alle inondazioni.
A quasi due settimane dall'alluvione, le squadre di soccorso di Valencia stanno lavorando contro il tempo per trovare 32 persone ancora disperse.
Le ricerche si stanno intensificando nelle zone costiere della regione dopo che sono state aperte le paratoie che collegano i fiumi e il mare per facilitare la ricerca dei dispersi, con gli agricoltori locali che aiutano a guidare i servizi di emergenza.
Oltre 223 persone sono state uccise dalle inondazioni e in migliaia hanno perso le loro case. Le strade sono ancora coperte di fango e detriti.