Intensi bombardamenti sulla Striscia di Gaza, Israele: "Espansione delle operazioni di terra"

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Di Michela MorsaEuronews
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Saltano tutte le linee di comunicazione all'interno del territorio palestinese, segnalata la presenza di carrarmati

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Ore ancora più buie per la Striscia di Gaza. Nel tardo pomeriggio di venerdì l'esercito israeliano ha intensificato i bombardamenti e gli attacchi, anche via mare, soprattutto nel nord dell'enclave palestinese. Secondo le prime informazioni, le linee telefoniche e internet sono fuori uso. 

Il portavoce dell'Idf, Daniel Hagari, ha inoltre annunciato che questa sera l'esercito "espanderà le operazioni via terra", sebbene non abbia parlato esplicitamente di "invasione". Con un messaggio trasmesso in televisione, Hagari ha detto che gli ultimi attacchi sono rivolti ai tunnel di Hamas e verso altri obiettivi, e ha intimato ai residenti di Gaza di spostarsi verso sud. 

Il giornalista di Al Jazeera Safwat al Kahlout ha riferito in diretta che alcuni carrarmati israeliani sarebbero entrati nella Striscia. Anche l'analista Michael A. Horowitz, esperto di sicurezza della società di consulenza Le Beck international, ha detto di avere ricevuto diverse informazioni non confermate sull'ingresso di alcuni carrarmati.

In base alle poche informazioni a disposizione, è difficile dire se si possa trattare delle prime avvisaglie dell'annunciata invasione di terra su larga scala, o di un'incursione, magari più ampia, come quelle già effettuate dall'esercito nei giorni scorsi. 

Sono già diversi i media internazionali e le organizzazioni umanitarie a denunciare di aver perso i contatti con i loro operatori, tra cui la Mezzaluna rossa e Al Jazeera. Due tra le principali compagnie telefoniche palestinesi, Jawwal e Paltel, hanno fatto sapere che sia le loro linee telefoniche fisse che quelle Internet non sono operative. Anche NetBlocks, un'organizzazione non profit indipendente che si occupa di verificare l'accesso a Internet e la censura online, ha confermato che i dati in tempo reale mostrano "un crollo della connettività" su tutto il territorio della Striscia. 

Anche il giornalista della Bbc Mehdi Musawi ha scritto che "dall'inizio della serata tutte le linee di comunicazione sono interrotte". "Ho mandato un sacco di messaggi alle persone con cui avevo parlato poche ore prima, ma nessuno mi ha risposto: su WhatsApp non è nemmeno comparsa la seconda spunta, che conferma che il messaggio è stato ricevuto", ha spiegato Musawi, che ha aggiunto come già durante la giornata fosse stato più difficile del solito comunicare con le persone all'interno della Striscia.

L'ospedale al-Shifa

Poche ore prima di annunciare "un'espansione" delle operazioni, lo stesso portavoce dell'esercito Hagari ha tenuto una conferenza stampa in cui ha lanciato una nuova accusa contro Hamas. Hagari ha detto che secondo le informazioni in loro possesso, la principale base operativa del gruppo palestinese si troverebbe sotto l'ospedale al Shifa di Gaza City, il più grande della Striscia, che funzionerebbe da "scudo umano" per i terroristi. 

"Hamas ha trasformato gli ospedali in centri di comando e controllo e in nascondigli per i terroristi e i comandanti di Hamas. Inoltre, posso confermare che, secondo le informazioni che abbiamo in mano, c'è carburante negli ospedali di Gaza. Ripeto, c'è carburante negli ospedali di Gaza e Hamas lo sta usando per le sue infrastrutture terroristiche", ha detto Hagari. 

Secondo l'esercito israeliano, sarebbe dall'ospedale di al-Shifa che vengono coordinati i movimenti dei miliziani del gruppo e i lanci di razzi rivolti a Israele. I membri di Hamas riuscirebbero ad accedere alla base sottoterra attraverso la fitta rete di tunnel sotterranei presenti nella Striscia, ma ci potrebbero arrivare anche da uno dei reparti dell’ospedale. 

Hagari ha aggiunto che l’esercito israeliano ha "prove concrete" per dire che dopo i massacri del 7 ottobre "centinaia di terroristi si erano riversati nell’ospedale per nascondercisi". "I 1.500 letti e i 4mila membri del personale dell’ospedale formano ‘uno scudo umano’ per i leader dell’organizzazione terroristica", ha detto il portavoce. 

Nel nuovo messaggio trasmesso in televisione, Hagari ha aggiunto che altre basi di Hamas  si nasconderebbero sotto ad altri ospedali della Striscia, senza specificare quali.

Hamas ha negato con forza le accuse israeliane, dicendo che Israele sta preparando "un nuovo massacro". Nell'ospedale e nei suoi dintorni si stanno rifugiando almeno 50mila persone. 

Razzi su Tel Aviv

I miliziani palestinesi hanno continuato a rispondere ai bombardamenti sulla Striscia lanciando razzi sul territorio israeliano su base quotidiana. Raramente i razzi arrivano a destinazione, grazie all'efficace sistema antimissilistico di Israele, l'Iron Dome, che quasi sempre riesce a intercettarli e distruggerli. 

Questo venerdì, però, due razzi delle brigate al Qassam, l'ala armata di Hamas, sono riusciti ad atterrare a Tel Aviv. Uno ha colpito e danneggiato un edificio residenziale, ferendo almeno tre persone, di cui due in modo lieve. L'altro è atterrato in un parco senza causare feriti né grossi danni.

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