
Dda Milano, da Lombardia 'messaggi' anche a Messina Denaro

Tra gli indagati nell'inchiesta anche Paolo Errante Parrino
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Di ANSA
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(ANSA) - MILANO, 25 OTT - Tra gli oltre 150 indagati
nell'inchiesta della Dda di Milano sul "sistema mafioso
lombardo" figura anche Paolo Aurelio Errante Parrino, che,
secondo gli inquirenti, sarebbe stato il "punto di raccordo" tra
il "sistema mafioso" in Lombardia, ossia il presunto accordo tra
le tre mafie, e Matteo Messina Denaro, morto lo scorso
settembre. Parrino per gli inquirenti avrebbe trasferito al boss
"comunicazioni relative ad argomenti esiziali" mentre era
latitante. Lo si legge nell'ordinanza del gip di Milano Tommaso
Perna che, però, ha respinto oltre 140 richieste d'arresto, tra
cui quella di Parrino.
Parrino, secondo la Dda milanese, sarebbe il "referente
nell'area lombarda della Provincia di Trapani, con specifico
riferimento al Mandamento di Castelvetrano", riconducibile
"all'ex latitante Messina Denaro", e uno dei componenti "del
sistema mafioso lombardo" oltre che già condannato in passato
per associazione mafiosa. Sarebbe stato Parrino, secondo le
indagini dei carabinieri, "il punto di riferimento del
Mandamento di Castelvetrano nel Nord Italia", mantenendo "i
rapporti con i vertici di Cosa Nostra, in particolare, con
Messina Denaro", latitante "sino al 16 gennaio 2023,
rappresentando il punto di raccordo tra il sistema mafioso
lombardo e l'ex latitante, a lui trasferendo comunicazioni
relative ad argomenti esiziali per l'associazione". Avrebbe
anche mantenuto e "curato i rapporti con la famiglia dell'ex
latitante, vertice di Cosa Nostra", occupandosi di "qualsiasi
necessità del nucleo familiare da soddisfare in Nord Italia,
compreso un adeguato supporto logistico in caso di bisogno".
(ANSA).
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