Migrazione: la premier Meloni gioca la carta della diplomazia a 360 gradi

La premier Giorgia Meloni
La premier Giorgia Meloni Diritti d'autore Gregorio Borgia/AP Photo
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Di euronews e ansa
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Giorgia Meloni rilancia alla Farnesina il ruolo dell'Italia per regolare i flussi dei migranti e contrastare gli scafisti

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Giorgia Meloni reclama relazioni più paritarie tra l'Europa e i paesi di origine e di transito dei migranti. Lo ha fatto convocando al Ministero degli Esteri di Roma un vertice di circa 20 nazioni, funzionari comunitari e membri delle organizzazioni internazionali. Punto cardinale la lotta all'immigrazione illegale. L'Italia incassa ogni giorno centinaia di nuovi arrivi sulle sue coste meridionali cioè sul confine sud dell'Europa.

La premier Giorgia Meloni ha quindi voluto inaugurare domenica un "dialogo alla pari" su migrazioni e sviluppo basato sulla convergenza di interessi tra Europa e Paesi del Mediterraneo allargato. Il Processo di Roma dovrebbe quindi essere un'opportunità per fare squadra per capirsi meglio, identificare gli interessi e i bisogni reciproci e trovare soluzioni reciprocamente vantaggiose. "L'Italia e l'Europa hanno bisogno dell'immigrazione, ma non possiamo lanciare il segnale che chi entra clandestinamente sarà premiato", ha chiarito Meloni. Il ruolo dell'Italia con questa conferenza dovrebbe garantire concretezza ma reclama anche forte collaborazione senza la quale non si va lontano.  L'evento rappresenterebbe il primo passo di quel Piano Mattei che l'Italia vuole illustrare a tutti.

Ospiti di rango

Tra gli ospiti i leader di quasi tutti gli Stati della sponda sud del Mediterraneo allargato, del Medio Oriente e del Golfo, gli Stati europei di primo approdo e alcuni partner del Sahel e del Corno d'Africa, i vertici delle istituzioni delle istituzioni finanziarie internazionali e quelli dell'Ue. Ci sono il presidente del Consiglio europeo Charles Michel e la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen, dalla quale sono arrivate parole di sostegno alla premier italiana. Von der Leyen, che Meloni ha ringraziato per "il lavoro incessante", ha ribadito la necessità di "reprimere i trafficanti" e "distruggere il loro cinico modello di business". Per la presidente della Commissione è necessario "unire le forze", l'apertura di nuovi percorsi legali può creare un'alternativa reale e sicura ai pericolosi viaggi in mare".

Flussi in crescita

Dall'inizio del 2023 (fino al 21 luglio) sono sbarcati in Italia 83.439 migranti. Lo scorso anno gli arrivi sono stati in tutto 33.972. Gli arrivi totali in Europa via mare sono 109.688 da inizio anno al 17 luglio. 

Intanto pochi giorni fa, con il patrocinio dell'Italia, Ue e Tunisia hanno firmato un accordo che la presidente della Commissione si augura sia "un modello" e un "progetto per il futuro" che porti a "partenariati con altri Paesi della regione". Il presidente tunisino Kais Saied, criticato per la gestione dei migranti nel suo Paese, è intervenuto alla Conferenza attaccando le "tante organizzazioni che nello statuto parlano del loro ruolo umanitario, ma purtroppo non hanno fatto nulla".

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