Tensioni alle stelle tra Belgrado e Pristina per le elezioni nel nord del Kosovo e per le dichiarazioni della ministra kosovara Donika Gervalla: "Vučić e Dačić criminali di guerra"
Intervenendo alla sessione del Consiglio di Sicurezza dell'Onu a New York, il ministro degli Esteri serbo Ivica Dačić ha confermato che la Serbia non farà concessioni sulla questione del riconoscimento dell'indipendenza del Kosovo.
Di fatto: nessun riconoscimento serbo del Kosovo.
L'intervento di Ivica Dačić all'Onu:
Dopo le manifestazioni popolari in Serbia, in marzo, contro il piano dell'Unione europea per il Kosovo, il "No" serbo è stato ribadito dopo una nuova escalation di tensioni, causata dalle elezioni di domenica scorsa in quattro municipi del nord del Kosovo, boicottate dalla maggioranza serba locale, e che hanno portato alla vittoria dei candidati della comunità albanese.
Dichiarazioni esplosive della ministra kosovara Donika Gervalla
Nel frattempo, la ministra degli Esteri kosovara, Donika Gervalla, ha apertamente criticato l'attività della missione Onu in Kosovo (Unmik), affermando che il 90% del contenuto del suo ultimo rapporto periodico non risponde al vero.
Parlando alla seduta del Consiglio di Sicurezza dell'Onu, dedicata all'esame di tale rapporto semestrale, la ministra del Kosovo ha al tempo stesso accusato la Serbia di "stretta collaborazione con la Russia".
"La missione Onu Unmik è diventata un fattore destabilizzante nella regione, e questo rapporto lo dimostra", ha Donika Gervalla, che ha denunciato l'assenza nel documento della presunta presenza in Kosovo della brigata di mercenari russi Wagner, affermando che "l'alleanza tra Russia e Serbia destabilizza l'intera regione".
Pristina, ha detto, "è al fianco dell'Ucraina", mentre la Serbia "appoggia il genocidio di guerra in Ucraina".
Gervalla ha poi accusato il ministro degli Esteri serbo Ivica Dačić, presente alla seduta del Consiglio di Sicurezza, di essere "responsabile di crimini di guerra".
La ministra del Kosovo ha ripetuto queste frasi in tre lingue: inglese, albanese e serbo.
A suo dire, Dačić e il presidente serbo Aleksandar Vučićstati "collaboratori del macellaio dei Balcani Slobodan Milosevic", responsabile della "guerre serbe".
Ed entrambi, ha aggiunto, auspicano una "Europa ispirata da Mosca".