Una dozzina di parlamentari del movimento guidato da André Ventura si sono alzati in piedi e hanno iniziato a fare rumore battendo le mani sui banchi, mostrando la bandiera ucraina, oltre a cartelli con le scritte: "Basta corruzione" e "Il posto per ladri è la prigione
Un’accoglienza amara per il presidente brasiliano Luiz Inacio Lula da Silva a Lisbona invitato a intervenire alle celebrazioni del 49mo anniversario della Rivoluzione dei garofani.
Fuori dal Parlamento, Lula è stato accolto delle urla e dai cartelli di protesta degli attivisti di Chega, l'estrema destra portoghese, simpatizzanti dell'ex capo di Stato Jair Bolsonaro. Una dozzina di parlamentari del movimento guidato da André Ventura si sono alzati in piedi e hanno iniziato a fare rumore battendo le mani sui banchi, mostrando la bandiera ucraina, oltre a cartelli con le scritte: "Basta corruzione" e "Il posto per ladri è la prigione
Il leader sudamericano è stato contestato anche mentre pronunciava il suo discorso in aula. "Basta con gli insulti e le istituzioni degradanti. Basta con l'imbarazzo del Portogallo", ha sottolineato il Presidente del Parlamento portoghese Augusto Santos Silva. Poi la parola è passata a Lula che ha condannare l'invasione russa dell'Ucraina.
Nonostante le interruzioni Lula ha pronunciato il suo intervento in cui ha parlato degli anni del Brasile durante il governo di Bolsonaro: "Nostalgici dell'autoritarismo - ha detto - hanno cercato di portare indietro l'orologio di 50 anni e annullare le libertà che avevamo conquistato. I portoghesi hanno guardato tutto, preoccupati della possibilità che il Brasile voltasse le spalle al mondo".
La presenza di Lula in Parlamento ha coinciso con la celebrazione del 25 aprile provocando polemiche in Portogallo e in altri paesi per aver biasimato sia Russia che Ucraina per la guerra in corso. Ora il presidente brasiliano prosegue il suo tour europeo in Spagna.