La guerra in Ucraina, tra bimbi deportati e blackout pianificati

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Di Sasha Vakulina
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La mappa della guerra mentre i russi si arroccano sulla riva occidentale del Dnepr e almeno 10500 bambini ucraini sono stati deportati in Russia

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I principali funzionari del Cremlino hanno iniziato a ridimensionare collettivamente la loro retorica sull'uso delle armi nucleari all'inizio di novembre, afferma l'Istituto per lo studio della guerra aggiungendo che le minacce nucleari del Cremlino non sono riuscite a minare la volontà politica e sociale dell'Ucraina di continuare a opporsi all'invasione della Russia, così come gli attacchi russi alle infrastrutture civili ucraine, che rappresentano sempre più una sfida economica e umanitaria per l'Ucraina.

I blackout pianificati dovrebbero interessare sette regioni dell'Ucraina per i prossimi giorni, secondo la compagnia energetica statale ucraina; interessate le zone di Chernihiv, Cherkasy, Zhytomyr, Sumy, Kharkiv, Poltava e Kiev.

A Kiev il sindaco invita la popolazione ad andare fuori città

E' inclusa quindi anche la capitale dell'Ucraina. Il sindaco di Kiev Vitali Klitschko ha affermato di non poter escludere la prospettiva di un blackout completo per la capitale mentre la Russia continuava la sua serie di attacchi alle infrastrutture energetiche. Ha avvertito che nella peggiore delle ipotesi: "Se si ha parte della famiglia o amici fuori Kiev, in zone dove c'è un approvvigionamento idrico autonomo, il riscaldamento, va considerato di restare fuori città per un certo periodo di tempo".

Per la prima volta da quando la Russia ha iniziato la sua invasione su vasta scala dell'Ucraina a febbraio, la città occupata di Kherson ha perso potere. Le forze russe continuato a stabilire posizioni difensive sulla riva occidentale del fiume Dnepr e hanno continuato le evacuazioni forzate. Secondo quanto riferito, oltre l'80% dei residenti è stato spostato.

Più di 10500 bambini deportati in Russia

I funzionari dell'occupazione russa hanno anche continuato a trasferire con la forza bambini ucraini dall'Ucraina occupata alla Russia con il pretesto dei cosiddetti programmi di "vacanza". Più di 10mila e 500 bambini sono stati espulsi dall'Ucraina secondo il sito Figli della guerra. Fin dall'inizio della guerra si parla di questo fenomeno dei bimbi ucraini deportati e a luglio il presidente Volodymyr Zelensky aveva parlato di un numero spaventoso di minori: 200mila. Oggi le cifre risultano più contenute ma è difficile sapere i numeri reali. Anche i funzionari russi parlano di bimbi ucraini che arrivano nel Paese con voli militari ma sulle cifre c'è vaghezza.

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