Movimenti di truppe russe sulla sponda ovest del Dniepr, condizioni di vita che si degradano a Kherson che i russi vorrebbero evacuata... i fronti caldi della guerra nel sud est ucraino.
Acqua ed elettricità sono state completamente ripristinate nella capitale ucraina di Kiev 24 ore dopo che la Russia ha lanciato un'altra raffica di missili.
Il sindaco di Kiev Vitali Klitschko ha tuttavia avvertito che saranno ancora necessarie interruzioni di corrente, dato l'impatto "significativo" dei recenti attacchi russi ad infrastrutture critiche.
L'Istituto per lo studio della guerra ritiene che l'attacco probabilmente è stato perpetrato nel tentativo di svilire la volontà dell'Ucraina di combattere mentre le temperature scendono in tutto il Paese. Il presidente dell'Ucraina Volodymyr Zelensky ha affermato che la Russia ha lanciato 55 missili da crociera, 45 dei quali sono stati abbattuti dalla difesa aerea.
Intanto il fronte sud dell'Ucraina e la battaglia per Kherson si riscaldano. L'ISW afferma che è probabile che le forze russe continuino a spostare truppe e risorse militari attraverso il fiume Dniepr in previsione dell'avanzata ucraina verso la città di Kherson.
La linea di fronte a 20 km dall'ultimo insediamento a nord prima di Kherson
Kirill Stremousov, deputato all'occupazione di Kherson dai russi, ha dichiarato che le forze russe hanno iniziato a muoversi a Bilozerka e Chornobaivka. Il fatto che i russi si stiano preparando a difendere Chornobaivka è particolarmente degno di nota, poiché Chornobaivka è l'ultimo insediamento lungo la strada M14 a nord della città di Kherson.
L'attuale linea del fronte si trova a meno di 20 km a nord-ovest di Chornobaivka e gli sforzi attivi per rafforzare la difesa qui indicano preoccupazione per un'imminente avanzata ucraina. Il think tank afferma: l'evacuazione simultanea di militari dalla sponda ovest e i preparativi per la difesa delle aree critiche intorno alla città di Kherson indicano una seria ansia per il controllo russo della sponda ovest del Dniepr.
Intanto i funzionari russi continuano anche a creare condizioni di vita precarie nelle parti occupate della regione di Kherson, probabilmente per spingere gli abitanti ad evacuare.