Molto più diffusa è la pratica di prendere in affitto una stanza in una casa in condivisione. Il circolo vizioso che li porta all'esclusione sociale.
Sempre più giovani cercano di acquistare una casa in Spagna, ma per la maggior parte di loro è impossibile. I prezzi elevati, i risparmi al minimo e la situazione occupazionale instabile rendono la situazione difficile. I prezzi delle case sono ai livelli del 2008. Si stima che solo il 5% dei giovani spagnoli sia grado di acquistare una proprietà abitativa.
C'è chi come Manuel ha messo mano ai risparmi di una vita. Lui stesso ammette che "non è stato sufficiente e che la salvezza è arrivata grazie all'aiuto di alcuni parenti". La metà dei giovani sotto i 35 anni preferisce affittare casa, magari condividendola con altre persone.
"Più del 50% dei giovani ci dicono che vivono in affitto perché non possono comprare, le loro aspirazioni sono totalmente frustrate", dice Maria, che lavora come agente immobiliare.
In Spagna quasi 5 milioni di persone vivono in condizioni di grave povertà. E a gravare ulteriormente è lo stigma sociale: fare la coda per il cibo significa per molti esporsi allo sguardo di una società duramente prevenuta. Il rifiuto sociale porta all'isolamento e, quindi, alla perdita di opportunità per uscire dall'esclusione sociale."Questo peso sociale rende ancora più difficile per loro uscire da questa situazione ed essere integrati nella società nella società", sostiene lo psicologo Fernando Chacón.
Per tutelare la dignità delle persone che partecipano alle code presso i punti di distribuzione alimentare alcune Ong hanno trasformato questi posti in supermercati dove poter utilizzare buoni spesa o codici con un importo assegnato. Un modo per dire che essere poveri non dovrebbe essere una vergogna per chi ne soffre, ma per chi in tempi di inflazione e speculazione la causa o la permette.