Iran: appello alla mobilitazione generale di piazza per rovesciare il regime

Un momento delle proteste in Iran
Un momento delle proteste in Iran Diritti d'autore AP/Copyright 2022 The AP. All rights reserved.
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Di Gioia Salvatori
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A quasi un mese dalla morte di Masha Amini e nonostante 108 vittime della repressione, i manifestanti non si arrendono e chiedono di partecipare a proteste massicce questo sabato

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A nulla è valsa la dura repressione che è costata la vita a 108 manifestanti secondo Iran Human Rights, a nulla è valso bloccare WhatsApp e Instagram: le rivolte di piazza in Iran continuano. A quasi un mese dalla morte di Masha Amini avvenuta il 16 settembre, la piazza fa appello a una mobilitazione massiccia per questo sabato con lo slogan "L'inizio della fine", ovviamente del regime degli Ayatollah. 

L'alto rappresentante della politca estera dell'Unione Josep Borrell così come il presidente francese Emmanuel Macron, hanno preso le parti dei manifestanti. Teheran ha duramente condannato quella che ha chiamato l'"ingerenza" francese. Il leader supremo Ali Khamenei ha usato una delle sue solite metafore: "Loro (i nemici) pensavano di poter sradicare l'albero (della Repubblica islamica). Quel piccolo albero ora si è trasformato in un enorme albero. Chiunque pensi anche solo di sradicare questo albero si sbaglia completamente".

Ma a pensare di sradicare l'albero sono migliaia di giovani e non solo, iraniani che da ormai un mese manifestano per la loro compatriota morta in carcere, arrestata perché portava male il velo. Bruciano i veli e pure la bandiera del loro Paese.

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